Epic Games ha in programma di aggiungere quasi 20 giochi di terze parti al suo app store mobile in tutto il mondo su Android e, nell'Unione Europea, su iOS e di lanciare il suo programma di giochi gratuiti su mobile. I primi giochi saranno Bloons TD 6 (presto in arrivo) e Dungeon of the Endless: Apogee (già disponibile, fino al 20 febbraio). L'offerta sarà inizialmente mensile ma, a un certo punto nel corso dell'anno, diventerà settimanale.
L'azienda promette inoltre di pagare alcune tariffe iOS per gli sviluppatori che fanno parte del programma, per superare quello che Epic definisce uno dei principali ostacoli che impedisce agli sviluppatori di pubblicare fuori dall'App Store.
"Il nostro obiettivo non è solo quello di lanciare una serie di negozi diversi in luoghi diversi, ma di costruire un unico negozio multipiattaforma in cui, nell'era dei giochi multipiattaforma, se si acquista un gioco o degli oggetti digitali in un luogo, si ha la possibilità di possederli ovunque", ha dichiarato Tim Sweeney, CEO di Epic.
La situazione attuale tra Epic Games e Apple
Per convincere gli sviluppatori a partecipare al programma di giochi gratuiti su iOS, Epic contribuirà a coprire i costi di utilizzo dei marketplace di terze parti. Per un anno pagherà a questi sviluppatori la Core Technology Fee (CTF): una tassa di 50 centesimi di euro applicata a ogni installazione di un'app iOS che utilizza negozi di terze parti dopo aver superato 1 milione di download annuali.
Epic ha criticato apertamente il CTF. La compagnia afferma che, una volta superata la soglia di 1 milione di download annuali, "anche se uno sviluppatore decide di inserire un solo gioco nell'Epic Games Store, deve pagare la tassa ogni volta che uno dei suoi giochi viene scaricato su iPhone o iPad, che sia dall'App Store di Apple o da un negozio alternativo". La tassa è "rovinosa per qualsiasi speranza che un negozio concorrente prenda piede", afferma Sweeney. E anche se Epic perderà denaro pagando la CTF per questi sviluppatori, dice, "sentiamo di dover essere noi a rompere l'ingorgo".
L'azienda spera che l'UE prenda provvedimenti in merito a quella che sostiene essere una violazione del Digital Markets Act (DMA). Epic sostiene che molti sviluppatori di giochi mobili non sono presenti sul suo store perché Apple e Google li scoraggiano con restrizioni e tariffe. L'azienda cita sviluppatori di giochi anonimi - la cui identità non è stata resa nota per evitare ritorsioni da parte di Apple - i quali affermerebbero che il CTF è il motivo per cui non pubblicano giochi su Epic Games Store mobile.
Vi segnaliamo infine che il gioco gratis dell'Epic Games Store del 30 gennaio è un survival roguelike intrigante.