Tra le prime dimostrazioni di potenza computazionale che sono giunte in prossimità di PS5 e Xbox Series X, quella che maggiormente ha impressionato e fatto parlare di sé è probabilmente la famosa prima demo di Unreal Engine 5: "Lumen in the Land of Nanite", forse il primo caso in cui il semplice colpo d'occhio ha dato subito la sensazione di un passaggio generazionale rispetto alla grafica di PS4 e Xbox One. Da allora, il motore grafico di Epic Games è diventato cosa pubblica solo oggi, con il lancio ufficiale di Unreal Engine 5 avvenuti in questa giornata con tanto di presentazione ufficiale e ulteriori demo tecniche a corredo. Questo significa che la nuova tecnologia Epic è ora a disposizione di tutti e a quanto pare sono in parecchi a volerla usare, visti i vari progetti già annunciati su tale base.
Al di là della resa grafica che i giochi su Unreal Engine 5 possono avere, quello che determina la sua importanza è proprio la diffusione di cui è protagonista il nuovo motore grafico di Epic Games. D'altra parte, la versione precedente è sicuramente uno degli strumenti più utilizzati in assoluto dagli sviluppatori, dunque era logico aspettarsi un'evoluzione del genere. Già nel giorno del lancio ufficiale, sono parecchi i team che hanno annunciato di essere al lavoro su Unreal Engine 5 e vari anche i giochi già noti su questa base. L'idea è che il nuovo motore grafico di Epic Games sia destinato ad essere una base tecnologica comune, su PS5 e Xbox Series X, forse anche più di quanto Unreal Engine 4 sia stato nel corso della generazione precedente, ed è questa affermazione di un nuovo standard che può far pensare a un vero e proprio passo evolutivo generalizzato.
Detto questo, non è che Unreal Engine 5 rappresenti uno stacco netto rispetto a quanto visto finora, anzi: sotto molti aspetti si pone in continuità diretta con Unreal Engine 4, cosa che lo rende uno strumento ancora più prezioso e facilmente utilizzabile da coloro che hanno già una certa esperienza con le versioni precedenti.
In effetti, è difficile parlare di qualcosa che assolutamente non era fattibile anche sulle piattaforme di vecchia generazione, come spesso accade nei primi anni di affermazione di un nuovo set di console, ma l'adozione di massa di tecnologie di nuova concezione faciliterà probabilmente il passaggio sempre più netto verso PS5 e Xbox Series X|S, a discapito dei progetti cross-gen. In questo senso, più utilitaristico e strumentale piuttosto che tecnico, si può dire che l'affermazione crescente di Unreal Engine 5 possa rappresentare l'avvento effettivo della next gen.
Al di là di incrementi in performance e ricchezza poligonale, oltre a novità applicate all'interfaccia e agli strumenti specificamente destinati a semplificare la vita agli sviluppatori, le caratteristiche che dovrebbero spingere maggiormente sulle nuove potenzialità hardware sono le tecnologie Lumen e Nanite, ovvero le soluzioni integrate che servono rispettivamente a fornire un sistema di illuminazione globale dinamico e a costruire e gestire scene con una ricchezza geometrica impressionante. Oltre a Hellblade 2 e Mass Effect, di cui si sapeva già l'adozione del nuovo engine, tra oggi e i giorni scorsi abbiamo saputo che anche il nuovo The Witcher, il gioco Firesprite per PS5 e il nuovo Tomb Raider sono basati su questo motore, così come ovviamente Gears 6 - considerando la vicinanza di The Coalition con Epic Games - e tanti altri giochi sembra siano passati definitivamente alla nuova piattaforma, in attesa di conferme ufficiali.
Curiosamente, sembra anche che, nel frattempo, sia cambiato un po' l'approccio di Epic Games al marketing su Unreal Engine 5: dalle prime presentazioni in cui sembrava un motore progettato appositamente per PS5 (cosa che ovviamente non era, ma questo pareva essere proprio il taglio adottato dal marketing di Epic), ultimamente è diventata una soluzione tecnologica decisamente più diffusa e generalizzata, tanto da pubblicizzare anche il rapporto ventennale con Xbox, per non farsi mancare nulla e a dimostrazione di come questa si presenti come il nuovo standard diffuso dello sviluppo videoludico.