In risposta alla netta presa di posizione di Mojang per Minecraft, Epic Games ha affermato invece di non voler bandire gli NFT da Epic Games Store, con Tim Sweeney che si dice convinto di non voler interferire su queste decisioni da parte degli sviluppatori.
"Gli sviluppatori dovrebbero essere liberi di decidere come costruire i loro giochi", ha riferito Sweeney, rispondendo a chi chiedeva commenti ed eventuali risposte sulla decisione presa da Mojang di impedire l'uso di NFT collegati a Minecraft. "E voi dovreste essere liberi di decidere se giocare a tali titoli o no".
D'altra parte, la posizione di Epic Games è sicuramente diversa, trattandosi di una software house che gestisce un intero Store digitale che sta assumendo dimensioni davvero importanti. "Credo che gli store e i creatori di sistemi operativi non debbano interferire forzando la propria visione sugli altri, noi sicuramente non lo faremo", ha affermato ancora Sweeney.
Il capo di Epic Games ha poi spiegato che, nel caso, Epic Games Store ha delle linee guida da seguire per la pubblicazione di contenuti, ma che gli NFT al momento non sono regolamentati da queste e non sono nemmeno presi in considerazione, allo stato attuale.
In ogni caso, Epic Games non bannerà la tecnologia blockchain o NFT come invece ha deciso di fare Mojang con Minecraft: "Uno store può decidere di non esprimere tali giudizi e ospitare comunque tutto ciò che è considerato legale, tracciare una linea su norme accettabili sul fronte mainstream, oppure accettare solo giochi che si conformano alla visione personale del proprietario".
Epic Games ha deciso dunque di concedere la libertà agli sviluppatori di utilizzare o meno gli NFT nei giochi che possono essere pubblicati su Epic Games Store. La situazione è chiaramente diversa rispetto a Mojang, che è il team autore e il gestore del gioco Minecraft e ha dunque responsabilità molto più dirette e precise sui contenuti di questo, dunque il parallelo tra le due situazioni è alquanto forzato.