Fall Guys: Ultimate Knockout, l'originale battle royale in stile Takeshi's Castle di Mediatonic, potrebbe porsi come una vera e propria ancora di salvezza per il genere, un prodotto che esce dai canoni tradizionali per sperimentare nuove meccaniche e che cerca di farlo divertendosi.
Nelle scorse ore è arrivata un'importante conferma per il titolo, che è il gioco più scaricato di sempre su PS Plus e su Steam ha venduto 7 milioni di copie: un risultato straordinario, che conferma la bontà del progetto e lo proietta verso un futuro senz'altro brillante.
Non si spara in Fall Guys, ma nonostante ciò le sfide a cento giocatori sono davvero sentite, la tensione si avverte in maniera chiara mentre superiamo gli ostacoli lungo il tragitto e la sconfitta brucia esattamente come un headshot subito in Fortnite o Call of Duty: Warzone.
Mentre i numeri del gioco continuano a crescere, portandolo a battere League of Legends su Twitch, si moltiplicano le collaborazioni atte a incentivare la monetizzazione con i vari oggetti estetici brandizzati. L'ultimo esempio? Le skin di NieR: Automata, fortemente volute da Yoko Taro.
È vero, l'inclusione nel catalogo di PlayStation Plus ha contribuito in maniera fondamentale alla diffusione di Fall Guys, tantissime persone hanno potuto scoprirlo e da lì sono partite a razzo anche le vendite su Steam, ma chiaramente un prodotto meno ispirato non avrebbe ottenuto il medesimo riscontro nonostante la gratuità.
Perché è quella la chiave di tutto: puoi azzeccare il timing del lancio, la piattaforma migliore, il concept più originale, il genere di appartenenza e il modello di business perfetto, ma se il tuo gioco non ha tutte le carte in regola farà ben poca strada in un contesto così competitivo.
Quale sarà la prossima interpretazione dei battle royale destinata a prendere piede? Esistono declinazioni che l'industria non ha ancora esplorato? E, soprattutto, le idee su cui si potrebbero basarsi sono sufficientemente solide per garantirne il successo? Parliamone.