Tim Cain, l'autore originale della serie videoludica di Fallout, quando ancora era un gioco di ruolo isometrico, ha dichiarato in un video pubblicato sul suo canale YouTube di essere soddisfatto della serie TV appena pubblicata da Prime Video, di cui è stato invitato a vedere la prima il 9 aprile nientemeno che da Todd Howard di Bethesda.
Più precisamente, Cain ha apprezzato le prime due puntate, in particolare dal punto di vista dell'ironia e di come sono state ricostruite le ambientazioni. Ne ha parlato anche con Brian Fargo, presente all'evento, che ricordava diversamente alcuni eventi del passato.
Cain ha quindi avuto modo di parlare con uno degli showrunner, Graham Wagner, che si è detto essere fan di Fallout, quindi ha parlato con il regista Jonathan Nola e con Aon Motton, l'attore che interpreta Maximus.
Il video
L'elemento che gli è piaciuto di più è come la serie TV sia riuscita a catturare lo spirito dei videogiochi, anche nei dettagli più minuti, tanto da essersi perso dei dialoghi per ammirarli.
Cain ha approfittato dell'occasione per parlare di un argomento che gli è caro: le reazioni dei fan, spesso eccessive. In particolare non ha mai gradito la rivalità che si creata tra i capitoli sviluppati da Interplay e Obsidian (Fallout 1, 2 e New Vegas) e quelli 3D sviluppati da Bethesda (Fallout 3, 4 e 76). Ha quindi parlato molto bene di Todd Howard, il direttore creativo di Bethesda, affermando che alcune dichiarazioni dei fan non hanno senso.
Sempre parlando delle reazioni dei videogiocatori, Cain ha toccato l'argomento del già citato Brian Fargo. I due non si lasciarono molto bene all'epoca di Fallout 2, ma ora il loro rapporto è amichevole. Comunque sia l'emersione di quella storia, che Cain raccontò in video come aneddoto, ha finito per diventare un problema per Fargo, che ha ricevuto diverse offese e minacce. Secondo Cain: "Se ci siamo passati sopra noi, potete passarci sopra anche voi," per poi aggiungere: "Voi ragazzi riuscite a essere davvero distruttivi, che è strano, perché lo siete con persone che stanno provando a fare cose."