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Forspoken è vittima del marketing e dell'ignoranza dei videogiocatori, più che di downgrade

Forspoken sembra essere l'ennesima vittima del marketing scriteriato e dell'ignoranza dei videogiocatori in fatto di sviluppo dei loro amati videogiochi.

Forspoken è vittima del marketing e dell'ignoranza dei videogiocatori, più che di downgrade
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   12/12/2022

Con Forspoken stiamo ricadendo in uno dei vizi più antichi del settore, ossia quello di crearsi dei pregiudizi su un titolo partendo da assunti completamente sballati, dimostrando per l'ennesima volta di non capirne molto di come si sviluppano i videogiochi, in particolare quelli tripla A. La colpa è soprattutto di chi pubblica materiale promozionale con troppo anticipo, ma ormai anche chi segue l'industria videoludica da qualche anno, leggasi molti videogiocatori e addetti ai lavori, dovrebbe sapere che ciò che di un gioco viene mostrato in anticipo di anni rispetto al lancio effettivo potrebbe avere poca attinenza con la versione finale, per il semplice fatto che lo sviluppo deve ancora entrare in quella fase di rifinitura e ottimizzazione finale in cui vengono prese le decisioni più difficili, ossia cosa tagliare e cosa lasciare.

Quindi, Forspoken ha subito un downgrade? Più correttamente andrebbe detto che è stato ottimizzato. Non è dato di sapere le condizioni in cui furono registrati i primi filmati, ma immaginiamo che all'epoca il team di sviluppo ancora non avesse iniziato a tagliare per consentire al gioco di girare su PS5. Inoltre è probabile che non tutti i sistemi di gioco fossero implementati e che, quindi, ci fossero più risorse libere per la grafica di quante effettivamente disponibili. Insomma, i video saranno stati registrati con una build ancora tutt'altro che definitiva, in cui la grafica era pompata al massimo per testarla.

Il problema vero, quindi, non è tanto il downgrade, quanto l'aver voluto presentare il gioco troppo presto, probabilmente per accordi intercorsi tra Square Enix e Sony, legati all'esclusiva console PS5. A Sony serviva qualcosa di next-gen da far vedere ai suoi eventi, Square Enix era interessata ai soldi, che immaginiamo non siano stati pochi, e chi è rimasto con il classico cerino acceso in mano è stato il team di sviluppo, che ora si trova subissato di critiche con l'accusa di aver degradato la grafica, cosa che in realtà avviene in tutte le produzioni di questo tipo.

Oltretutto il lavoro svolto sembra anche molto buono, complessivamente, visto che, stando alla demo, il motore di gioco sembra riuscire a gestire lo streaming di una grande quantità di dati senza grossi problemi, con spostamenti velocissimi della protagonista per la mappa. In effetti viene anche da riflettere sul fatto che il giocatore medio, e anche molti dei sedicenti osservatori professionisti del settore, considerino "tecnicamente ottimi" solo quei giochi che hanno un grande colpo d'occhio, senza considerare tutti gli aspetti che in realtà formano il lato tecnico. Ma questa, come si suol dire, è un'altra storia.

La speranza è che Forspoken non paghi per i pregiudizi dovuti a una pessima gestione del marketing e che venga giudicato assennatamente per ciò che è (non è detto che debba piacere, ma avere già un simile fardello addosso non lo fa partire proprio benissimo).

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.