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Game Boy: hanno creato una versione alimentata dal sole e dal button mashing

Due università hanno creato una versione del Game Boy completamente alimentata in maniera sostenibile tramite la luce solare e l'energia prodotta dal button mashing.

NOTIZIA di Luca Forte   —   05/09/2020

La Northwestern University e la Delft University of Technology hanno collaborato per creare una versione del Nintendo Game Boy eco sostenibile. Al posto di utilizzare le celebri pile stilo, molto inquinanti (oltre che molto costose), gli studiosi hanno deciso di utilizzare dei pannelli solari e l'energia prodotta dal button mashing. In altre parole l'energia che è possibile produrre premendo i tasti della console.

Un progetto estremamente interessante, che avrebbe fatto la felicità dei giocatori anni '90. A quei tempi, infatti, per mantenere un Game Boy ci voleva un vero e proprio capitale di pile stilo da 1,5v, piuttosto costose e molto inquinanti.

Con il progetto Engage, questo il nome della console, i due atenei hanno voluto creare una console che non esaurisce mai la sua energia, dato che riceve la carica dai pannelli solari montati intorno allo schermo e dalla pressione dei tasti utilizzati per giocare.

Il nome nefasto (ricorda molto da vicino la disastrosa console di Nokia), però, deve aver portato male al progetto. Oltre ad aver snaturato il bellissimo design della console di Nintendo, rimpicciolendo lo schermo e tappezzando la superficie con pannelli solari, questa versione customizzata del Game Boy riesce a durare per soli 10 secondi prima di spegnersi. Più o meno quanto duravamo a Gargoyle's Quest.

Ovviamente i giochi nei quali si premono di più i tasti sono i più adatti, ma tanto non si va mai molto oltre i 10 secondi. Chissà se arriveremo mai a poter alimentare un Nintendo Switch per intere giornate. Vi piacerebbe?

Di seguito vi presentiamo un video del progetto.