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Game Boy: la periferica WorkBoy, considerata perduta, è stata riscoperta

Dopo 28 anni è stata ritrovata la periferica WorkBoy per Game Boy, considerata perduta per tutti questi anni. Ecco cosa permetteva di fare.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   28/12/2020

Dopo 28 anni, è stata ritrovata la periferica WorkBoy per Game Boy, la console portatile di Nintendo. Si tratta di un accessorio che svolge varie funzioni da computer palmare. Include 12 app, come una rubrica e un'agenda per appuntamenti. La periferica è composta da una tastiera che si connette tramite Link Cable al Game Boy.

La scoperta è frutto della ricerca dello storico di videogiochi Liam Robertson che ha condiviso le informazioni tramite un video "Game History Secrets" di "DidYoKnowGaming?". Dovete infatti sapere che il WorkBoy per Game Boy è un accessorio con licenza ufficiale ideato da Source Research and Development e prodotto da Fabtek Inc in collaborazione con Nintendo.

Nel gennaio 1992, WorkBoy divenne un marchio registrato da Nintendo of America e fece la sua comparsa al CES 1992. Varie testate ne parlarono, ma successivamente la periferica svanì nel nulla. Robertson è stato in grado di trovare Eddie Gill, creatore del WorkBoy e fondatore di Source Research and Development. Ha quindi scoperto che il WorkBoy sarebbe dovuto essere rilasciato alla fine del 1992 o all'inizio del 1993 per una cifra di circa 79-89 dollari, ma varie problematiche bloccarono il progetto.

Gill ha spiegato che c'erano solo due prototipi del WorkBoy per Game Boy funzionanti al mondo. Uno, a suo dire, è "nelle profondità delle casseforti di Nintendo", mentre l'altro era di proprietà di Frank Ballouz, fondatore di Fabtek. Robertson è quindi entrato in contatto con Ballouz, il quale non aveva però un Game Boy con il quale testare la periferica. Ballouz ha quindi dato l'accessorio a Robertson.

Lo storico ha provato a connettere il WorkBoy alla console ma ha scoperto che era necessaria una cartuccia per funzionare: era però impossibile trovarla. Il recente enorme leak di informazioni di Nintendo, però, ha permesso a Robertson di trovare la ROM del software necessario per avviare il WorkBoy: istallata la ROM su una cartuccia vuota, la periferica ha iniziato a funzionare.

Il progetto non vide mai la luce a causa degli alti costi del prodotto, ma Gill fu ispirato dal WorkBoy alla creazione di un nuovo device che venne poi acquisiti da Nokia: parliamo della serie Nokia 9000. Gill tentò poi di creare un successore del WorkBoy con Nintendo per il Game Boy Advance, ma il progetto non arrivò mai alla propria conclusione.

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