Michael Douse, il Director of Publishing di Larian Studios, è tornato sulla questione dell'arrivo delle esclusive Xbox su altre piattaforme come PS5, prendendo di petto la reazione smodata della comunità. Secondo lui il problema è da ricercarsi nell'utilizzo prolungato di tecniche di incentivazione del coinvolgimento, che fanno vivere delle scelte meramente economiche come un tradimento.
Troppo sul personale
"Questa storia dovrebbe diventare oggetto di una conferenza alla GDC sui pericoli dell'utilizzo prolungato dell'incentivazione del coinvolgimento e come può influire negativamente su una comunità che ne è stata nutrita per generazioni," ha esordito Douse su X, che ha poi raccontato la sua esperienza diretta con il problema: "Quando stavamo lavorando allo "streaming", ho notato un improvviso e significativo aumento del coinvolgimento da parte di persone (non bot) che avevano delle emozioni davvero intense, a fronte di richieste uniformi, come se fossero arrivate dal nulla. Fondamentalmente, una sorta di richiesta massiccia del port. Ho risalito la fonte per arrivare a un'agenzia di marketing. Non la nomino. Gli ho chiesto di smettere; e così è stato."
Quindi Douse ha ribadito il punto del suo discorso: "Capisco le iniziative di falsa incentivazione del coinvolgimento che vengono utilizzate (ma che io non uso) per brevi periodi, ma nel tempo non è possibile sostenere un simile livello (o desiderio) di attaccamento emotivo e mantenere comunque un dialogo sincero. Alla fine, il dialogo finirà completamente cancellato."
Traduciamo: per Douse coinvolgere la comunità in modo prolungato con sistemi artificiosi basati sulla psicologia comportamentale, altera le emozioni del pubblico estremizzandole. Le reazioni conseguenze a cambi di rotta come quello che si preannuncia per Xbox sarebbero quindi il risultato di questa esasperazione emotiva.