Google ha comunicato le prime modifiche apportate al programma di trascrizione da parte di essere umani delle interazioni dell'utenza con Google Assistant.
Entro la fine dell'anno il colosso di Mountain View chiederà nuovamente il consenso all'utilizzo di tale funzione. Sarà inoltre introdotta la possibilità di regolare la sensibilità di riconoscimento delle parole chiave di attivazione.
Altri interventi prevedono la considerevole riduzione della quantità di clip audio salvati, la cancellazione di quelli più vecchi di qualche mese e l'introduzione di un filtro privacy automatico che analizzerà le registrazioni al fine di eliminare determinate conversazioni.
Recentemente anche Apple ha messo a punto importanti restrizioni nella gestione di questi dati, decidendo di non avvalersi più di società esterne ma solo di dipendenti interni all'azienda e optando per la disattivazione del servizio di default.