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Google, nuove indagini dell'antitrust americana

L'autorità antitrust USA ha avviato ulteriori accertamenti nei confronti di Google, affinché venga stabilito se l'uso del protocollo DoH su Chrome incida sulla libera concorrenza.

NOTIZIA di Davide Spotti   —   30/09/2019

L'Autorità Antitrust USA ha avviato nuove indagini nei confronti di Google, al fine di stabilire se l'utilizzo del protocollo Internet DNS-over-HTTPS (DoH) a partire dalla versione 78 di Chrome possa in qualche modo alterare la libera concorrenza.

Diversamente da ciò che avviene con il DNS (Domain Name System), che fa viaggiare le richieste effettuate nella barra degli indirizzi del proprio browser, quando viene impiegato il protocollo DoH ciascuna di esse è inviata tramite una connessione HTTPS crittografata.

I dati trasmessi con questo sistema sono dunque più sicuri, in quando non vi possono accedere nemmeno gli Internet Service Provider, impedendo l'eventuale raccolta e vendita di informazioni personali del pubblico. L'antitrust americana vuole dunque verificare con ciò non possa tradursi in una disparità di trattamento tra gli attori del mercato.

"Google non ha in programma di centralizzare o di cambiare i fornitori di DNS degli utenti indirizzandoli verso Google. È inaccurata qualsiasi affermazione sul fatto che stiamo cercando di diventare il provider centralizzato di DNS crittografati", scrive il colosso di Mountain View in un comunicato.

Il post condiviso sul blog Chromium conferma inoltre che il passaggio automatico dal protocollo DNS al DoH avverrà solo per i seguenti provider: Cleanbrowsing, Cloduflare, DNS.SB, Google, OpenDNS e Quad9.

Peraltro, le azioni dell'Antitrust statunitense nei confronti di Google riguardano un'indagine di portata più vasta, che riguarda il modo in cui l'azienda gestisce i dati degli utenti e gli annunci pubblicitari. Nel frattempo il Dipartimento di Giustizia e la FTC stanno svolgendo una maxi indagine che coinvolge anche altri colossi come Facebook, Apple e Amazon.