Google continua a trasformare il modo in cui gli utenti interagiscono con la ricerca online. L'azienda ha annunciato che le AI Overviews, ovvero risposte generate dall'intelligenza artificiale che riassumono le informazioni principali di una ricerca, saranno ora visibili in un numero ancora maggiore di query e disponibili anche per gli utenti non loggati su Google.
Ma la vera novità è AI Mode, un nuovo strumento sperimentale che porta un chatbot avanzato direttamente dentro la ricerca di Google. Simile a Perplexity AI o alla funzione di ricerca di ChatGPT, AI Mode è progettato per fornire risposte generate dall'intelligenza artificiale in modo più conversazionale e dettagliato, ma basate su tutto ciò che è indicizzato nel motore di ricerca di Google.
Come funziona AI Mode e chi potrà usarlo?
AI Mode non sarà disponibile per tutti fin da subito. Attualmente, Google sta testando questa funzione con gli utenti abbonati a Google One AI Premium, che dovranno attivarla manualmente nella sezione Labs della Ricerca Google.
Il funzionamento è simile a quello di una normale ricerca, ma con un'importante differenza: invece di visualizzare solo link e snippet testuali, AI Mode genererà una risposta personalizzata, includendo riferimenti presi dal web con link di supporto. Gli utenti potranno accedere a questa modalità tramite un nuovo tab dedicato nella ricerca, accanto a "Immagini" e "Notizie".
Questa funzione mira a intercettare un nuovo tipo di domande, più complesse o articolate, che in passato erano più difficili da risolvere con i soli risultati tradizionali. Con l'integrazione del modello Gemini 2.0, AI Mode diventerà ancora più efficace per domande che richiedono ragionamenti più avanzati, come problemi matematici, coding e ricerche approfondite su argomenti tecnici.
AI Overviews e il problema del traffico ai siti web
L'introduzione di queste tecnologie ha sollevato preoccupazioni su quanto spazio verrà ancora dato ai siti web tradizionali. Se AI Mode fornisce già una risposta completa, gli utenti avranno meno motivi per cliccare sui link?
Secondo Robby Stein, VP di prodotto del team Search di Google, la realtà è diversa. Stein sostiene che le AI Overviews non stanno riducendo il traffico ai siti web, ma anzi aiutano gli utenti a trovare contenuti più pertinenti. "Vediamo che con le AI Overviews, le persone comprendono meglio il contesto e quando cliccano su un sito, ci restano più a lungo. Sono probabilmente visitatori migliori perché hanno già un'idea chiara di ciò che stanno cercando", ha dichiarato.
Google spera che queste novità non cannibalizzino la ricerca tradizionale, ma piuttosto incentivino nuove modalità di utilizzo, portando più utenti a cercare risposte complesse direttamente tramite AI Mode.