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Helldivers 2: Sony aveva già il suo GaaS di successo e non se n'era neppure accorta

Helldivers 2 sta ottenendo un successo notevole su PS5 e PC, rappresentando uno dei primi successi della strategia di Sony incentrata sui GaaS.

Helldivers 2: Sony aveva già il suo GaaS di successo e non se n'era neppure accorta
NOTIZIA di Stefano Paglia   —   11/03/2024

Helldivers 2 in poche settimane ha ottenuto un successo tale da aver superato le più rosee aspettative di tutti: del pubblico, della stampa specializzata e persino degli autori Arrowhead Games Studio e di chi ne detiene i diritti dell'IP, ovvero Sony, che nella sua strategia votata ai GaaS forse ha fatto centro con uno dei primi progetti senza neppure averlo fatto apposta.

Ma andiamo per gradi. L'8 febbraio 2024 Helldivers 2 è stato lanciato in contemporanea su PC e PS5, registrando fin da subito ottimi numeri e battendo persino quelli di titoli di franchise blasonati dei PlayStation Studios come God of War e Marvel'S Spider-Man, nonostante a livello di marketing il gioco non è che fosse stato poi spinto più di tanto, se non con qualche post sul PlayStation Blog e qualche fugace apparizione negli eventi PlayStation. E non c'è stato neppure chissà quale traino dal precedente gioco della serie lanciato nel 2015, se pensiamo che su Steam non si è mai andato oltre i 7.000 giocatori contemporanei, praticamente un decimo di quelli registrati dal sequel nelle prime ore.

Tuttavia, è nelle settimane successive che è arrivata la vera sorpresa. Se solitamente i titoli multiplayer raggiungono i loro picco massimo nei primi giorni dal lancio, per Helldivers 2 è stato necessario aspettare due settimane per arrivare al record di giocatori simultanei su Steam di 458.00 utenti, numeri davvero ottimi e che sono rimasti più o meno simili a quelli odierni. Non senza qualche intoppo di troppo: più volte Arrowhead Game Studios ha dovuto aumentare il limite massimo della capacità dei server, che inizialmente era fissato a 250.000, a riprova di come neppure gli autori stessi si aspettassero un successo simile. Ancora più sorprendenti i dati di vendita arrivati da USA e UK, dove si parla di vendite che aumentano anziché diminuire fisiologicamente di settimana in settimana, un caso che l'analista Matt Piscatella ha riassunto come un "risultato raro e sorprendente".

Riassumendo il tutto, Helldivers 2 nelle prime ore dal lancio ha ottenuto un passaparola estreammente positivo e dilagante all'interno della community videoludica, succesivamente amplificato da stampa e content creator. Lo stesso è avvenuto recentemente anche per Palworld, seppur in scala più grande, ma con un'importante differenza: se il fenomeno di Pocketpair è durato poche settimane, lo sparatutto di Arrowhead Games Studio dopo un mese continua a crescere macinare numeri costanti e per il momento non sembra mostrare segni di cedimento. Ed è forse questo il risultato più importante in assoluto: cementificare una base solida di giocatori nelle prime settimane è il primo passo per il vero successo sul lungo termine, che è quello che davvero conta per un titolo live service. Chiaramente, ora bisognerà vedere se il gioco riuscirà a capitalizzare questa partenza con il botto sul lungo periodo.

Il bicchiere mezzo pieno e quello mezzo vuoto

Helldivers 2 gioca anche su un umorismo di sottofondo ereditato da Starship Troopers
Helldivers 2 gioca anche su un umorismo di sottofondo ereditato da Starship Troopers

Con il senno di poi, il successo di Helldivers 2 sembrava già scritto: un gioco cooperativo immediato e semplice nelle sue dinamiche, anche giocando con perfetti estranei, ma dotato anche di una sorprendente profondità nelle sue dinamiche e un sistema di progressione calibrato alla perfezione, in grado spingere i giocatori a passare ore su pianeti ostili a combattere insettoni e robot brutti e cattivi.

Eppure, come detto già in apertura, nessuno si aspettava risultati simili. E se da una parte è comprensibile lo stupore da parte di pubblico e critica, dall'altra mi chiedo come mai all'interno dei PlayStation Studios apparentemente non c'è stata una vera presa di coscienza sul potenziale del gioco, come dimostra il marketing con il contagocce prima del lancio, nonostante la strategia della compagnia ora dia una grandissima importanza ai GaaS, tanto da aver dato il via alla produzione di una dozzina di titoli di questo genere e aver acquisito Bungie per 3,6 miliardi di dollari praticamente per il suo know-how in materia maturato con Destiny.

Dunque se da una parte sicuramente gli alti papaveri di SIE stanno sorridendo per il successo di Helldivers 2, dall'altra vengono confermati i dubbi da parte dei giocatori sul fatto che forse la divisione PlayStation di Sony si è buttata in maniera fin troppo avventata in questa nuova strategia basata sui giochi live server, forse senza avere le idee chiarissime su cosa effettivamente definisce il successo di questo genere di produzioni e cosa no. In tal senso, la speranza è che la "botta di fortuna" avuta con Helldivers 2 e i progetti chiusi in questi mesi, in particolare il multiplayer di The Last of Us e il progetto dei defunti London Studios, siano da lezione.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.