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Huawei esclusa dal bando 5G in Australia: troppi rischi per la sicurezza, ma interviene anche la Cina

Il governo australiano ha bandito Huawei dall'appalto per il 5G, ma secondo il governo cinese sarebbero solo pretesti e pregiudizi

NOTIZIA di Simone Pettine   —   24/08/2018

Gli affari di Huawei vanno a gonfie vele: in questa prima metà del 2018 la società ha raggiunto nuovi record nella produzione e vendita dei propri smartphone un po' in tutto il mondo; tuttavia in Australia la situazione non è delle migliori, e in queste ore è arrivata un'estromissione tanto imprevista quanto spiacevole.

Il governo australiano ha annunciato l'esclusione di Huawei dall'appalto per il 5G, in modo tale che la società non possa partecipare al bando e contribuire alla costruzione della rete nazionale. La motivazione è limpida: l'Australia preferisce evitare rischi per la sicurezza del paese, sopratutto perché nell'ultimo periodo l'influenza cinese nella politica australiana si fa sentire sempre di più, almeno stando alle dichiarazioni dei principali leader politici.

In realtà non si tratterebbe di un'azione punitiva contro la sola Huawei: la normativa di sicurezza già applicata alle telecomunicazioni verrà estesa nei prossimi mesi anche ai fornitori di accessori, escludendo così qualsiasi società sospettata di essere soggetta alla direzione extragiudiziale di un Governo straniero in conflitto con la legge australiana. Huawei da parte sua ha negato (come già prima d'ora) di essere controllata da Pechino e si è detta delusa dal provvedimento. Anche la Cina è intervenuta, con il portavoce del ministero degli esteri che ha dichiarato come l'Australia non debba cercare pretesti e pregiudizi ideologici che vadano a minare le aziende cinesi.

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