Risale a circa un anno fa il ban inferto dagli Stati Uniti e dall'amministrazione Trump a Huawei e ai suoi smartphone android di qualsiasi gamma: Google torna oggi sulla questione, chiarendo alcuni dettagli sulla questione, soprattutto quelli relativi al sideload dal Google Play Store di android.
Ora, con il ban a Huawei Google ha effettivamente sospeso la licenza Android, impedendo alla società di installare e utilizzare sui propri smartphone app come YouTube, Google Maps, Gmail, persino il Google Play Store. Ma la situazione è stata chiarita meglio nelle ultime ore, quando Google ha fatto riferimento alla data spartiacque del 16 maggio 2019. Tutti gli smartphone Huawei immessi sul mercato prima del 16 maggio 2019 potranno continuare ad utilizzare app e servizi Google, sideload compresi (cioè trasferimenti delle App Google). Gli smartphone rilasciati sul mercato dopo il 16 maggio 2020, invece, non hanno e non avranno servizi Google né app né supporto al Google Play Store o al sideload.
Queste limitazioni sono dovute alla certificazione Play Protect di Google, condizione imprescindibile per installare app come YouTube, Gmail, Play Store e compagnia su uno smartphone. Huawei non la possiede più, con a cascata tutte le conseguenze che ne derivano. Il sideload delle App Google, comunque, potrà comunque essere tentato: ma resterà a rischio e a pericolo dell'utente, dato che può compromettere la sicurezza dei dispositivi.
Huawei: niente sideload delle app dal Google Play Store sui nuovi smartphone
Il ban di Huawei prosegue: Google ha confermato l'assenza di sideload delle app dal Google Play Store sui nuovi smartphone, vediamo i dettagli.