Huawei non tornerà alle app e ai servizi Google anche se il ban verrà cancellato: lo ha dichiarato Fred Wangfei, country manager di Huawei per l'Austria.
A oltre sei mesi dall'inizio della controversa vicenda, Huawei ha dovuto trovare delle alternative per i propri terminali, vedi il Mate 30 Pro, e ha maturato l'intenzione di dar vita a un terzo ecosistema mobile che vada a competere con iOS e Android.
Sia per il breve che per il lungo periodo, l'azienda cinese vuole mantenere la propria versione di Android il più vicina possibile agli standard di Google, così da rendere le transizioni più semplici possibile per gli sviluppatori.
Huawei spera inoltre che applicazioni americane come Facebook e WhatsApp possano debuttare a breve nella sua versione del Play Store, la App Gallery, magari utilizzando un intermediario europeo per aggirare il ban.
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Huawei ha smentito la notizia affermando che Android rimane la prima scelta della compagnia, ma che continuerà a sviluppare un suo ecosistema nel caso gli venga impedito di utilizzare quello di Google.