Huawei ha ufficialmente inaugurato una nuova fase nello sviluppo del suo sistema operativo, HarmonyOS.
I progettisti ora possono accedere alla versione closed beta di HarmonyOS NEXT: un passo significativo verso l'indipendenza totale da Android.
I dispositivi attualmente compatibili con questa versione includono Mate 60, Mate 60 Pro e Mate X5.
Nonostante gli smartphone e i tablet Huawei rilasciati dopo il divieto statunitense siano già dotati di HarmonyOS, va sottolineato che non è possibile ancora definire propriamente questo un "sistema operativo proprietario".
Ciò è dovuto al fatto che il sistema preinstallato continua a basarsi sul kernel Linux per consentire l'installazione di file APK, similmente a quanto avviene sui dispositivi Android standard.
Huawei ha perciò creato un fork, al fine di raggiungere l'agognata indipendenza; una versione alternativa basata su AOSP, l'open source di Android.
Ora, il principale limite risiede nell'assenza di certificazione Google, che si traduce nella mancanza di Play Store e di molte app Google, oltre all'incapacità di eseguire applicazioni dipendenti, come quelle per lo streaming, i giochi e le transazioni bancarie.
Al grido di libertà
Chiudendo l'attuale fase di transizione, Huawei si appresterà a estendere HarmonyOS NEXT, il cui nome stesso è un grido di autonomia da Google.
In questo nuovo capitolo, il kernel Linux verrà sostituito dal kernel proprietario Harmony, progettato su misura per i prodotti Huawei, ma che al contempo non supporterà più APK e tutte le relative implicazioni.
Durante la conferenza d'annuncio tenutasi in Cina, Yu Chengdong ha sottolineato la superiorità del kernel HarmonyOS, evidenziando la capacità raggiunta di integrare dispositivi diversificati in termini di genere e scopo.
Nel corso dell'evento, l'Amministratore Delegato Richard Yu ha dichiarato con enfasi, "HarmonyOS NEXT è un autentico sistema operativo e non una semplice skin di Android".
Attualmente, sono in sviluppo oltre 200 applicazioni appositamente per questo nuovo sistema operativo, assicurando la copertura di quasi tutte le esigenze quotidiane, tra social, multimedia, giochi, finanza, ordinazione di cibo e altro.
Ciò spalancherà inoltre le porte agli sviluppatori di terze parti per integrarsi in un ecosistema che conta oltre 800 milioni di prodotti Huawei.
Menzione particolare, quella dedicata ai videogiochi, con più di 70 titoli in arrivo come dichiarato, grazie al lavoro di 60 team.
Le previsioni indicano che entro la fine del 2024, il numero di applicazioni disponibili supererà le 5.000.
Indipendenza ad ogni costo
Huawei ha enfatizzato con determinazione l'indipendenza raggiunta da Android AOSP, mettendo in luce sei elementi chiave dell'esperienza nativa: perfezionamento, applicazioni, fluidità, sicurezza, intelligenza e interconnessione.
La versione finale di HarmonyOS NEXT farà il suo tanto atteso debutto ufficiale nell'ultimo trimestre dell'anno.
Il sistema sarà conosciuto come HarmonyOS Galaxy Edition in Cina.
L'interfaccia grafica per l'occasione è stata completamente rinnovata, conferendo agli elementi un effetto fluttuante e tridimensionale.
L'implementazione del kernel Harmony lo rende versatile, adatto a una varietà di dispositivi, inclusi smartphone tradizionali, dispositivi pieghevoli e tablet, con un notevole aumento dell'efficienza nella gestione della memoria.
È importante notare che HarmonyOS NEXT sarà destinato esclusivamente al mercato cinese, mentre per il mercato internazionale è previsto il supporto alle app Android.
La fase di beta testing avrà inizio nel secondo trimestre del 2024, con il rilascio commerciale programmato per il quarto trimestre dello stesso anno, alimentando le voci che suggeriscono una possibile coincidenza con il lancio della serie Huawei Mate 70.
