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I 10 videogiochi che hanno definito questo decennio, secondo Edge

La rivista Edge ha pubblicato un interessante speciale che non mancherà di far discutere, sui dieci videogiochi più significativi che hanno definito l'ultimo decennio videoludico.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   04/11/2019
The Legend of Zelda: Breath of the Wild
The Legend of Zelda: Breath of the Wild
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All'interno del nuovo numero 339 della celebre rivista britannica Edge troviamo anche un articolo speciale di approfondimento che riporta i 10 videogiochi più significativi che hanno definito questo decennio videoludico a partire dal 2010, secondo la redazione.

Oltre ai voti assegnati a Luigi's Mansion 3 e The Outer Worlds, c'è dunque quest'altro approfondimento interessante nel nuovo numero. Riportare semplicemente l'elenco è alquanto fuorviante, perché Edge costruisce la selezione in base a spiegazioni ben precise, ma è comunque interessante riportare i titoli anche per discuterne e scambiarsi opinioni. Da notare che non si tratta di una classifica e che non è una raccolta dei dieci "migliori" giochi, ma dei titoli che in qualche modo sono risultati particolarmente significativi in questo decennio a partire dal 2010.

Si tratta dunque di giochi che hanno aiutato a definire meglio di altri le tendenze più significative di questi ultimi dieci anni dell'industria videoludica, vediamo l'elenco:

  • Amnesia: The Dark Descent
  • Broken Age
  • Dark Souls
  • Destiny
  • DOTA 2
  • Fortnite
  • Gone Home
  • GTA V
  • Minecraft
  • Spelunky
  • The Legend of Zelda: Breath of the Wild
  • The Walking Dead

Ognuno di questi, secondo Edge, ha contribuito a costruire un genere o una particolare tendenza in termini di gusti o anche sistemi di produzione. In questo modo si spiegano anche alcune introduzioni che possono risultare alquanto strane: Broken Age è menzionato per essere stato il primo progetto videoludico di grosso calibro su Kickstarter, Gone Home per aver sdoganato il walking simulator in maniera più diffusa, Amnesia: The Dark Descent come horror in soggettiva di nuova concezione e altro, anche se ovviamente ci sarebbe da leggere la rivista per avere il quadro più completo.