A lasciare interdetti dello State of Play non sono stati solo i giochi presentati, ma anche il fatto che ha aperto l'estate dei videogiochi, quella fatta di annunci e proposte da parte di editori e produttori. Ora, se confrontiamo il tenore della presentazione con quello di qualche conferenza PlayStation dei vecchi E3 la situazione appare impietosa: pochi first party e titoli che sarebbero andati bene per un evento secondario, dimenticati pochi minuti la fine della trasmissione, e vari altri problemi che non stiamo qui a ricapitolare.
Il punto però è proprio che questo era lo spettacolo estivo di PlayStation, quello che in linea teorica dovrebbe dare lo slancio per il periodo natalizio e che dovrebbe essere pieno di fuochi d'artificio per motivare la gente a correre nei negozi. Non vogliamo nemmeno definirlo brutto, per carità, perché qualcosa d'interessante c'era, ma sottotono sì. Siamo a metà generazione ed era lecito attendersi qualcosa di più spumeggiante, a meno che non si vogliano ammettere i problemi dell'industria attuale e non si ammetta anche il declino del mercato tradizionale, intorno al quale non girano più la maggior parte degli investimenti. Ecco, come State of Play di crisi è stato perfetto, in effetti.
Speranze per il futuro prossimo
Oggi iniziano gli eventi legati al Summer Game Fest, effettivamente o idealmente, e l'odore di delusione è già fortissimo. Non dico che mancheranno annunci, perché non sarà così, ma visto lo stato attuale del settore l'idea è quella che ci sarà meno di quanto si pensi. Keighley ha già detto che l'evento d'apertura della sua manifestazione sarà fatto soprattutto di materiale legato a giochi già annunciati.
Poco male, visto che ce ne sono diversi di molto interessanti di cui non si è ancora visto niente (pensate a Slitterhead o a Dragon Age: The Veilguard), ma partire già con le mani avanti in questo modo qualche preoccupazione la desta, sinceramente. L'unica speranza pare essere ancora una volta Xbox, la piattaforma che attualmente annuncia più giochi, ne pubblica di più e vende meno. Il che meriterebbe un discorso sul valore reale delle esclusive first party, ma sorvoliamo in questa circostanza.
La speranza, comunque, è che sia un'altra grande estate per i videogiochi. Voi cosa vorreste vedere durante i vari eventi?