Durante il Demo Day di Emerson Collective, Jony Ive e Sam Altman hanno finalmente ammesso che il loro enigmatico progetto hardware basato sull'intelligenza artificiale non è più soltanto un'idea: i primi prototipi ci sono, e secondo Altman sono "sbalorditivi". Un risultato che, a detta del CEO di OpenAI, sembra quasi inevitabile guardando retrospettivamente all'evoluzione del lavoro svolto finora.
Un dispositivo senza schermo che sfida lo smartphone
Il duo non ha svelato l'aspetto né lo scopo concreto del device, ma un dettaglio significativo è stato confermato: l'intera famiglia di prodotti sarà priva di display. È l'indizio di un approccio radicalmente diverso dagli smartphone moderni, che Altman ha definito "come attraversare Times Square in miniatura", pieni di distrazioni e stimoli continui. L'obiettivo? Forse riportare la tecnologia a un ruolo più silenzioso e meno invadente.
Sollecitato da Laurene Powell Jobs, Ive si è sbilanciato: il prodotto entrerà in produzione entro due anni. Una tempistica che, pur senza rivelare nulla sul design finale, indica uno sviluppo già avanzato.
Materiali, design e filosofia Ive
Jony Ive, fedele alla sua ossessione per i materiali, ha indicato la ceramica come una delle sue ispirazioni attuali, un materiale che vorrebbe utilizzare più spesso nei progetti futuri. Chi conosce le sue scelte stilistiche sa quanto questo dettaglio non sia casuale: la ceramica è sinonimo di purezza, durata, tattilità. È impossibile non pensare alle edizioni Apple Watch in ceramica, tra gli oggetti più apprezzati dell'era Ive. Non è escluso che il nuovo hardware AI riprenda quella filosofia minimalista e materica.
Di cosa si tratti, cosa faccia e che forma abbia: tutto resta avvolto nel mistero. Ive e Altman continuano a proteggere ogni dettaglio, ma l'arrivo del primo prototipo suggerisce che la fase concettuale è finita. Ora inizia il lavoro che porterà a un prodotto vero, concreto, destinato, forse, a ridefinire il rapporto tra esseri umani e intelligenza artificiale.