Kingdom Hearts 3 ha decisamente superato l'esame della critica raccogliendo voti molto positivi, fra cui il sontuoso 9/10 assegnatogli dal nostro specialista Christian Colli. Sembra insomma che il titolo targato Square Enix sia protagonista di una nuova storia di successo, a dispetto dei lunghissimi tempi di lavorazione e dei tanti scogli che la produzione ha dovuto superare.
Vale la pena di ricordarlo ancora una volta: si è cominciato a parlare di Kingdom Hearts III all'inizio del 2010, ben nove anni fa. Il gioco diretto da Tetsuya Nomura era insomma destinato a uscire sulla precedente generazione di console, ma per un motivo o per l'altro, probabilmente complici le ambizioni del progetto, il publisher ha deciso di attendere l'avvento di PlayStation 4 e Xbox One per poter realizzare il miglior capitolo possibile.
Dall'annuncio ufficiale di Kingdom Hearts 3, all'E3 2013, è passato ulteriore tempo. Stando a quanto rivelato di recente da Nomura, parte dell'attesa è stata dovuta all'esigenza di coordinare il lavoro di differenti menti creative, ovverosia la sua e quelle degli autori delle proprietà intellettuali Disney coinvolte nella produzione. Non è dunque un caso che si sia cominciato a presentare i mondi inclusi nel gioco solo tre anni or sono, ponendo l'accento sulla loro ampiezza e ricchezza rispetto al passato.
Negli ultimi due anni, molto probabilmente lo sviluppo di Kingdom Hearts 3 si è un po' fossilizzato sulla fase di lucidatura, sulle operazioni necessarie a smussare eventuali spigoli del gameplay, ottimizzarlo e renderlo sufficientemente divertente e coerente. Square Enix, del resto, aveva messo in gioco la propria reputazione con questo progetto e dopo così tanto tempo l'ultima cosa che la casa giapponese desiderava era deludere i fan della serie.
Un ultimo rinvio, lo scorso anno, e si è finalmente giunti all'atteso lancio, che avverrà ormai fra pochi giorni su PlayStation 4 e Xbox One. Il risultato finale è un prodotto non rivoluzionario né particolarmente profondo per quanto concerne i meccanismi RPG, ma capace di riuscire a portare a termine un compito tutt'altro che semplice: evitare di deludere le aspettative degli appassionati, cresciute a dismisura con il passare degli anni.