I videogiochi sono figli della tecnologia, prima di tutto, e con l'evoluzione di quest'ultima cambia anche il modo in cui vengono realizzati. Nel giro di una ventina di anni vari elementi possono essere molto differenti, ad esempio nella gestione del motion capture.
Kojima ha parlato di questo argomento in relazione a Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, spiegando che il suo team ha lavorato apprendendo tentativo dopo tentativo e facendo degli errori.
Le parole di Kojima sul motion capture
Ricordiamo che Metal Gear Solid 2 è stato pubblicato nel 2001. Il team di Kojima presso Konami lavorare da anni con tecnologie per la cattura del movimento per la creazione di animazioni col supporto di attori. Oggigiorno è qualcosa di ampiamente usato e accessibile persino a team non enormi, ma all'epoca era una tecnologia nel pieno della propria evoluzione.
"Abbiamo sperimentato il motion capture magnetico in 'Metal Gear Solid: Integral', e in MGS2 abbiamo adottato per la prima volta il motion capture ottico", ha twittato recentemente Kojima. "Le riprese sono state effettuate circa 25 anni fa? Beh, all'epoca tutto era basato su tentativi ed errori, ma ogni giorno sembrava fresco ed eccitante".
Il motion capture magnetico prevedeva che gli attori indossassero tute metalliche mentre i loro movimenti venivano registrati tramite sensori magnetici. Si tratta di un metodo che a volte è ancora in uso - ed è relativamente più economico di altri metodi di mocap - ma Konami sembra aver fatto un salto di qualità già con Metal Gear Solid 2. Con il motion capture ottico, un gruppo di telecamere riprende il soggetto da tutte le angolazioni e le riprese sono poi utilizzate per ricreare i movimenti nel gioco.
Kojima sta usando il motion capture anche per i suoi nuovi giochi, ovvero Death Stranding 2: On the Beach e OD.