Il lancio di Monster Hunter Wilds ha riaperto una ferita nell'ambito della critica videoludica che, in realtà, non è mai stata completamente sanata. La domanda è quella che aleggia da decenni e che ancora non ha trovato una risposta definitiva, considerando che le opinioni in merito sono quantomai distanti e polarizzate: quanto deve pesare il lato tecnico sulla valutazione di un videogioco? Andando più nello specifico: un gioco mal ottimizzato e pieno di problemi di natura tecnica, com'è innegabilmente quello di Capcom (si parla soprattutto della versione PC, visto che su console non ha gli stessi problemi), va comunque premiato? Oppure dovrebbe essere penalizzato perché, come grande produzione, avrebbe dovuto presentarsi in uno stato migliore già dal lancio, al netto di qualche problema secondario risolvibile con il tempo?
Dalla caccia alla Zona
Recentemente sto giocando a S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl. Dopo il lancio della patch 1.1 ho riscontrato un bug bloccante, che non sono riuscito ad aggirare in alcun modo, tanto da essermi dovuto rivolgere direttamente agli sviluppatori. Sostanzialmente non potevo avanzare, fatto che mi ha fatto innervosire non poco.
Comunque sia ho fatto la mia segnalazione e ho fornito quanto richiestomi (configurazione, file di salvataggio, immagini e filmati per far capire in che punto mi trovavo e così via). Non ero contento, sicuramente, ma allo stesso tempo non potevo negare che il gioco in sé mi stava piacendo molto. Quindi mi sono posto il problema: in caso lo avessi dovuto recensire, che voto gli avrei dato incontrando lo stesso bug? Installata la patch 1.2 il bug è stato risolto. Inoltre, il servizio tecnico di GSC Game World è stato davvero gentile, tanto da contattarmi per sapere come andava.
Finalmente ho potuto riprendere la mia partita. Al che mi sono posto un'altra domanda: se avessi espresso un voto negativo (o se semplicemente avessi penalizzato troppo il voto, pur dandone uno positivo) in una recensione scritta tra la pubblicazione della patch 1.1 e quella della patch 1.2, il mio giudizio sarebbe stato corretto? Oppure avrei perso l'occasione di sottolineare la bellezza dell'esperienza nel suo complesso, concentrandomi su di un problema transitorio che, per molti lettori, non esisterà mai?
Insomma, avrei fornito un buon servizio dando un certo peso a un problema così aleatorio, invece di provare a far capire che, nonostante tutto, S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl vale la pena di essere giocato perché è un'esperienza che considero eccellente? Ribadisco: sono stato infastidito dal non poter vagare per la Zona per qualche giorno. Allo stesso tempo, mi chiedo se quel "fastidio" avrebbe dovuto trovare spazio in una recensione. Non che non si debba parlare di problemi tecnici, soprattutto lì dove rilevanti. Solo non vorrei che finissero penalizzati dei giochi che meritano invece ogni plauso per le idee che contengono (altro esempio: il primo Kingdom Come: Deliverance, che considero una delle esperienze migliori della passata generazione, nonostante al lancio fosse un colabrodo), in confronto ad altri, più puliti tecnicamente, che invece sono carenti da altri punti di vista ben più rilevanti.
Quindi non è sbagliato chiedersi, di fronte a Monster Hunter Wilds: le condizioni in cui versa attualmente, sono compromissorie per l'esperienza? Sono irrisolvibili? O fra qualche patch staremo parlando di tutt'altro? Lo dico al netto del fatto che le critiche, quando costruttive e basate sui fatti, sono comunque l'humus del miglioramento, ma vanno distinte da quelli che spesso appaiono solo come sfoghi (anche motivati, per carità).
Chiaramente capisco che ha senso anche la posizione opposta, quella di chi spende decine di euro e vorrebbe un prodotto perfettamente (o quasi) funzionante da subito, sempre considerando il fatto che nei giochi moderni è davvero difficile, se non impossibile, eliminare tutti i bug prima dell'arrivo sul mercato.