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Le schede con chiave di gioco non frenano le vendite delle terze parti su Nintendo Switch 2, per un analista

Secondo l'analista di mercato Daniel Ahmad le poco apprezzate schede con chiave di gioco per Nintendo Switch 2 non rappresentano un fattore in grado di frenare le vendite.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   20/06/2025
Switch 2 con Mario Kart World

In queste ore molti si sta discutendo molto delle possibili vendite sottotono dei giochi realizzati dalle terze parti per Nintendo Switch 2. Alcuni sostengono che i numeri negativi siano causati anche, o principalmente, dal fatto che la maggior parte di questi titoli viene venduta sotto forma di schede con chiave di gioco: un nuovo formato fisico poco apprezzato costituito da cartucce che non includono alcun file, obbligando così al download dell'intero software.

Daniel Ahmad, noto analista del settore videoludico presso Niko Partners, non è affatto d'accordo con questa ipotesi. Al contrario, ritiene che le Game-Key Card siano solo un fattore secondario per la maggior parte dei consumatori al momento dell'acquisto.

La spiegazione di Ahmad

Secondo Ahmad, ci sono altri elementi ben più rilevanti che hanno contribuito a questo possibile trend negativo. Uno dei principali è che, proprio come accaduto al lancio della prima Switch, molti dei giochi di terze parti arrivati al debutto di Switch 2 sono conversioni tardive di titoli già disponibili su altre piattaforme da mesi o anni. Di conseguenza, è comprensibile che non siano riusciti a catturare l'interesse del grande pubblico.

Questo è particolarmente vero in una line-up di lancio che include Mario Kart World. Ahmad afferma che l'80% degli acquirenti di Switch 2 ha acquistato il gioco insieme alla console, sia separatamente che come parte di un bundle. L'unica eccezione significativa è rappresentata da Cyberpunk 2077, ma anche in quel caso il tasso di attaccamento è stato inferiore al 5%.

Nintendo Switch 2 e la "schede con chiave di gioco" con download obbligatorio: come funzionano? Nintendo Switch 2 e la “schede con chiave di gioco” con download obbligatorio: come funzionano?

"Questo lancio rispecchia quello di Switch 1 e dei primi anni della console, quando le versioni tardive dei giochi third-party non vendettero necessariamente bene. Solo i giochi nuovi o esclusivi per Switch 1 realizzati da terze parti ebbero buoni risultati", ha detto Ahmad. "Mario Kart World (così come accadde con BOTW) è stato il gioco da avere per Switch 2, con un tasso di attaccamento di circa l'80%. Anche se CP2077 è stato il gioco third-party più venduto, il suo tasso - così come quello degli altri titoli terze parti - è rimasto sotto al 5%. In altre parole, gli acquirenti di Switch 2 si sono ritenuti soddisfatti con Mario Kart World e i titoli legacy della prima Switch, non acquistando in grandi quantità gli altri giochi al lancio".

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In tutto ciò, Ahmad sottolinea che le tanto criticate schede con chiave di gioco "sono forse il quarto o quinto motivo" per cui alcuni consumatori hanno evitato i giochi terze parti in edizione fisica. E nel grande schema delle cose, non rappresentano un ostacolo reale alle vendite - se non per una cerchia ristretta di appassionati che costituisce solo una piccola percentuale del pubblico complessivo.

"Le Game-Key Card sono forse il quarto o quinto fattore per cui i giochi third-party non hanno venduto bene. Senza contare che, sebbene CP2077 sia stato il titolo più venduto, altri giochi come Street Fighter (in formato key card) non sono rimasti molto indietro. La realtà è che le key card non sono un grosso problema nel quadro generale, al di fuori delle cerchie di appassionati. E avere una versione fisica che richiede comunque il download del gioco non è un problema per la maggior parte dei giocatori."