Riot Games sembra aver censurato l'uso del nome Hong Kong durante gli stream del campionato mondiale 2019 di League of Legends.
A dimostrarlo alcune situazioni che hanno fatto sorgere più di qualche sospetto negli spettatori. La più evidente è stata la difficoltà dei presentatori di pronunciare il nome del team Hong Kong Attitude. In più di un'occasione i presentatori avevano iniziato a dire 'Hong Kong', per poi correggersi e dire invece 'HKA'.
Alcuni presentatori hanno pronunciato il nome Hong Kong senza problemi, ma i dubbi del pubblico sono aumentati di fronte ai numerosi balbettii, come se si stesse pronunciando una parola vietata.
A gettare benzina sul fuoco c'è stata anche la mancata intervista con gli Hong Kong Attitude subito dopo la loro vittoria. Solitamente i team vincenti vengono intervistati immediatamente in diretta, ma nel loro caso l'intervista è andata molto tardi ed è sembrata registrata. Il sospetto è che si sia deciso di fare così per controllare gli intervistati ed evitare qualsiasi riferimento alle proteste di Hong Kong.
Ovviamente queste possono essere tutte coincidenze, ma quello che sta accadendo a Blizzard e il fatto che Riot Games sia controllata dal colosso cinese Tencent, fanno ritenere che qualcosa sotto possa esserci davvero.
[Aggiornamento]
Riot Games ha smentito la notizia affermando di non aver mai dato indicazioni ai presentatori in merito all'uso del nome Hong Kong, che sono liberissimi di pronunciare. Riot Cactopus si è comunque scusato per la confusione creata e per la mancata preparazione dei presentatori sull'argomento.