C'è grande fermento in attesa di conoscere l'esito della diatriba legale tra Microsoft e la Federal Trade Commission statunitense che si è svolta nei giorni scorsi e che con ogni probabilità deciderà il destino dell'acquisizione di Activision Blizzard. Stando al giornalista Tom Warren di The Verge, che ha seguito il caso da dentro le aule del tribunale, il verdetto della giudice Jacqueline Scott Corley potrebbe arrivare nella giornata di lunedì 10 luglio 2023.
La Corley ha la responsabilità di approvare o meno la richiesta di un'ingiunzione preliminare che impedirà a Microsoft di finalizzare la manovra fino a quando non si arriverà alla conclusione della causa legale presentata dalla FTC lo scorso dicembre e che si discuterà in tribunale a partire dal 2 agosto.
Il verdetto deciderà l'esito dell'acquisizione di Activision Blizzard
Nel caso il tribunale dovesse dare ragione alla FTC, Microsoft non riuscirebbe a chiudere l'operazione entro la scadenza del 18 luglio 2023 accordata con Activision Blizzard e sarebbe costretta a rinegoziare i termini dell'acquisizione. In uno scenario simile è altamente probabile che rinunci del tutto alla manovra, come confermato anche dai legali della compagnia.
Qualora invece la Corley dovesse negare l'ingiunzione preliminare, Microsoft potrebbe concludere l'operazione già nei prossimi giorni facendo leva sul consenso della Commissione Europea. In tal caso per l'FTC diventerebbe arduo, se non impossibile, scogliere la fusione e quindi probabilmente rinuncerà alla causa.
In tutto ciò, c'è anche da considerare la bocciatura del CMA nel Regno Unito, ma, stando alle fonti della testata MLex, Microsoft sta esplorando varie opzioni per mandare in porto l'acquisizione di Activision Blizzard nonostante il blocco in UK. Il che tra l'altro è il motivo principale per cui l'FTC in primo luogo ha fatto richiesta per un'ingiunzione preliminare.
Insomma, probabilmente lunedì scopriremo se Phil Spencer e gli alti papaveri di Microsoft potranno stappare lo spumante e brindare per il buon esito dell'acquisizione o se la divisione Xbox dovrà rivalutare le sue strategie future senza includere le IP di Activision Blizzard.