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Microsoft e Activision, Ghostwire: Tokyo dimostra che Sony non ha nulla da temere

L'arrivo di Ghostwire: Tokyo su Xbox Series X|S dimostra che Sony non ha nulla da temere dall'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.

Microsoft e Activision, Ghostwire: Tokyo dimostra che Sony non ha nulla da temere
NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   11/04/2023

Ghostwire: Tokyo sarà disponibile a partire da domani su Xbox Series X|S, al termine di un'esclusiva PlayStation durata un anno. Tuttavia è una buona notizia per Sony: se tutte le conversioni verranno gestite così, l'azienda giapponese non ha nulla da temere rispetto all'acquisizione di Activision da parte di Microsoft.

È chiaro, la nostra è una provocazione; ma è un dato di fatto che Tango Gameworks, team di sviluppo divenuto di proprietà di Microsoft, ha avuto esattamente un anno per portare il gioco da PS5 a Xbox Series X|S e approfittare dell'occasione per correggere le mancanze tecniche che lo affliggevano all'uscita.

Se avete letto la nostra analisi della versione Xbox Series X di Ghostwire: Tokyo, tuttavia, saprete già che non è accaduto nulla di tutto questo: l'action shooter spirituale creato dallo studio di Shinji Mikami è approdato sulla console della casa di Redmond con gli stessi identici problemi prestazionali della versione PS5.

Dunque sì, in teoria sarebbe stato possibile far pesare la natura ormai first party di questa produzione e investire al fine di consegnare ai possessori di Xbox la miglior versione possibile di Ghostwire: Tokyo, ma per motivi che sfuggono alla nostra comprensione (evitare di stuzzicare le commissioni antitrust? Ancora?) le cose sono andate diversamente.

Se due indizi fanno una prova, non c'è dubbio che nella community Xbox serpeggi da ormai un po' di tempo una certa perplessità in merito alle capacità gestionali di Microsoft, che ha acquistato un gran numero di team di sviluppo talentuosi, è vero, ma senza ottenere ad oggi risultati adeguati all'investimento.

Magari davvero con il lancio di Redfall prima e Starfield poi la situazione prenderà una piega sostanzialmente diversa e assisteremo a una raffica di uscite di straordinaria qualità su Xbox Game Pass, con una consapevolezza dei mezzi a disposizione e di come farli fruttare davvero, al meglio e in tempi decenti.

Per il momento, tuttavia, non esiste alcun rischio che un prossimo, eventuale Call of Duty giri meglio su Xbox Series X che su PS5: raggiungere una posizione di vantaggio in ambito console non sembra rientrare nelle politiche di Microsoft.

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.