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Microsoft e Activision, l'antitrust UK boccia provvisoriamente l'acquisizione

La CMA del Regno Unito ha di fatto bloccato l'acquisizione di Activision Blizzard da Microsoft giudicandola dannosa, ponendo dei possibili rimedi.

Microsoft e Activision, l'antitrust UK boccia provvisoriamente l'acquisizione
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   08/02/2023

L'antitrust del Regno Unito, ovvero la CMA (Competition and Markets Authority) ha infine di fatto bloccato l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, almeno provvisoriamente e nella forma in cui questa sarebbe dovuta avvenire, adducendo il rischio di danni per i giocatori britannici.

La ricerca condotta dalla CMA ha stabilito che l'acquisizione di Activision Blizzard, così come è stata proposta da Microsoft, potrebbe portare a "prezzi più alti, minore scelta e minore innovazione per i giocatori del Regno Unito", in base a quanto riferito nel report, portando la casa di Redmond in una posizione di vantaggio che danneggerebbe la competizione.

L'acquisizione, secondo la CMA, "renderebbe Microsoft ancora più forte nel cloud gaming, riducendo la competizione in questo mercato crescente e danneggiando i giocatori del Regno Unito che non possono permettersi delle console costose", questa è una delle conclusione a cui è giunto l'ente britannico dopo l'indagine, oltre al fatto che l'accordo potrebbe "indebolire l'importante rivalità tra Xbox e PlayStation" nell'ambito delle console da gioco.

L'indagine si è svolta su "oltre 3 milioni di documenti interni" analizzati e le conclusioni sembrano concentrarsi molto sul cloud gaming, sostenendo che Microsoft "controlla già una percentuale stimata del 60-70% dei servizi di cloud gaming tra Xbox e PC, anche attraverso la sua infrastruttura cloud". Stranamente, questo è l'unico. Dato che emerge dal documento pubblicato dall'ente governativo britannico a giustificare il rischio di strapotere da parte di Microsoft, visto che sembra non vengano presi in considerazioni altri dati come la diffusione delle console stesse e dei giochi.

In ogni caso, a questo punto l'accordo rischia seriamente di saltare, anche perché i rimedi strutturali proposti da CMA per poter portare avanti l'acquisizione sono decisamente drastici. Per poter completare l'acquisizione, infatti, la CMA propone i seguenti rimedi strutturali:

  • Dismissione del business associato a Call of Duty
  • Dismissione del segmento Activision di Activision Blizzard, che include il business associato a Call of Duty
  • Dismissione di Blizzard o Activision, che includono una il business di Call of Duty e l'altra di World of Warcraft, oltre ad altri titoli

In sostanza, la CMA accetterebbe l'acquisizione solo attraverso una di queste soluzioni, ovvero lo scorporo di alcune parti di Activision Blizzard, tra le quali la più importante sembra essere il brand Call of Duty, che dovrebbe essere dunque spostato presso un'altra entità fuori dal conglomerato, oppure uno scorporo di altre parti di Activision Blizzard. Si tratta di condizioni molto onerose, a questo punto attendiamo l'eventuale risposta di Microsoft.

Proprio ieri, Bobby Kotick aveva riferito che gli organi antitrust non hanno compreso bene il mercato videoludico, mentre Sony sembra si sia rifiutata di fornire le informazioni e i documenti richiesti da Microsoft e FTC all'interno della causa.