30

Microsoft provò a comprare Nintendo per "esplorare ogni alternativa"

Robbie Bach, ex Chief Xbox Officer, ha raccontato qualche dettagli sul perché Microsoft provò a comprare Nintendo: una mossa fatta per "esplorare ogni alternativa".

NOTIZIA di Luca Forte   —   01/02/2021

Qualche settimana fa vi avevamo parlato di un tentativo da parte di Microsoft di comprare Nintendo. Un tentativo andato a vuoto, tanto che si dice che Nintendo abbia riso in faccia a Microsoft per la proposta. In queste ore l'intera vicenda si è arricchita di ulteriori dettagli. A parlare, infatti, è stato Robbie Bach, l'ex Chief Xbox Officer. In una recente intervista su Twitch, Bach ha parlato di come in quel periodo Microsoft stesse cercando di capire come poter entrare nel mercato console e fosse alla ricerca di un partner. Stava, in altre parole, esplorando ogni alternativa (letteralmente Bach ha detto cercando in ogni angolo) e Nintendo era chiaramente la migliore possibilità.

"Agli albori di Xbox, Microsoft non voleva fare tutto da sola, non era un mercato che conoscevamo e quindi l'idea era quella di cercare partner. Abbiamo parlato con tutti i produttori di PC, abbiamo parlato con Sega e quindi siamo andati a parlare con Nintendo: erano sicuramente i più grandi dell'industria e, oltretutto, erano dall'altra parte della strada rispetto ai nostri uffici, quindi andare a trovarli non è stato un lungo viaggio."

Quello che Microsoft aveva da offrire, però, non doveva essere particolarmente convincente: "Così abbiamo organizzato un incontro e la reazione che abbiamo ricevuto è stata probabilmente quella che ci aspettavamo. Microsoft non aveva molto da offrire e Nintendo è sempre stata una società di successo. Oltretutto è sempre stata una specie di azienda a sé stante, ma Bob e il suo team hanno provato ad esplorare ogni alternativa".

Viste le reazioni dei potenziali partner a Microsoft non è rimasto che fare da sola. "Alla fine, abbiamo deciso di entrare nel campo hardware, che la nostra ultima opzione e so che suona un po' strano, ma [dovete pensare che] non eravamo un'azienda di hardware. Quindi decidere che volevamo produrre un hardware è stato un passo enorme. Abbiamo cercato molti modi diversi per non farlo, ma alla fine, abbiamo dovuto farlo da soli".

L'input, oltretutto, sembra essere arrivato da partner esterni: "quelli che ci dicevano che avremmo dovuto produrre un hardware erano in realtà publisher di terze parti. Electronic Arts e Activision volevano qualcuno che competesse con Sony e Nintendo: avere un terzo protagonista nel mercato era una cosa positiva per loro. Ma non volevano che qualcuno facesse quello che faceva 3DO, ovvero concedere in licenza il loro hardware".

Alla fine sembra sia andata bene a tutti, con Microsoft che ha aumentato molto i suoi ricavi grazie al Game Pass e Nintendo che sta vendendo un numero record di Switch.