L'ultimo report finanziario di Nintendo dice chiaramente una cosa: a quasi otto anni dall'uscita di Nintendo Switch, ormai c'è bisogno di una nuova console da parte della casa di Kyoto, con i numeri che si stanno chiaramente allineando in un percorso che dovrà accogliere la nuova arrivata nel corso dei prossimi mesi. Il calo di vendite è fisiologico, rimanendo anzi superiore a quello che ci si potrebbe aspettare da una console che entra nel suo ottavo anno di vita (le concorrenti hanno attuato il ricambio generazionale ben prima) e la riduzione delle previsioni di vendita dipinge comunque un quadro decisamente positivo per una macchina che dovrebbe essere considerata in età pensionabile, ma è chiaro che i tempi siano ormai maturi per il passaggio verso la nuova generazione.
Nonostante tutto, Nintendo riesce comunque a riempire questi mesi di novità, sia in termini di software, con uscite a cadenza praticamente mensile da parte dei team first party, sia con novità che sfruttano la propria immagine e funzionano perfettamente per incrementare la "brand awareness", come visto di recente con il lancio dell'app musicale per gli abbonati a Nintendo Switch Online e con il notevole successo di Alarmo, dimostrando come la casa di Kyoto riesca a vendere benissimo anche una costosissima sveglia. Per quanto riguarda Switch in particolare, l'andamento resta positivo e la console si avvia a raggiungere i 150 milioni di unità vendute, cosa che conferma l'impressionante successo di questa console e che pone anche degli interrogativi su come proporre un successore.
Evoluzione o rivoluzione?
Nintendo da anni porta avanti una propria filosofia per quanto riguarda le generazioni di console: più che semplici evoluzioni, si tratta spesso di strappi rispetto alla tradizione, ma è possibile che in questo caso abbia rivisto il proprio modus operandi.
L'enorme diffusione di Nintendo Switch rende impossibile ripartire completamente da zero, e quantomeno la retrocompatibilità dovrà essere assicurata, dunque è improbabile che ci si trovi di fronte a qualcosa di completamente nuovo e diverso dalla console ibrida a cui siamo abituati. Tuttavia, bisogna anche stare attenti alle evoluzioni non percepite come effettivi passi in avanti: l'esempio di Wii U è ancora fresco nella memoria e un eventuale Nintendo Switch 2 dovrebbe essere comunicato nella giusta maniera per ottenere il risultato migliore.
D'altra parte, forse non è più tempo di cercare forzatamente nuovi gimmick da proporre al pubblico: Switch ha dimostrato che una console fondata su solide basi tradizionali, ma con il plus di poter essere portatile all'occorrenza è una soluzione estremamente gradita da gran parte del pubblico, ed è probabile che Nintendo voglia partire da questa base per la nuova console. Il passaggio da Wii a Wii U era anche falsato dall'effetto dirompente che la console precedente aveva avuto sul pubblico, andando a pescare utenti che non erano prettamente videogiocatori e che forse non avevano comunque intenzione di passare a una nuova macchina da gioco successiva una volta esaurito l'effetto sorpresa, ma con Switch la situazione è ben diversa. In questo caso sarà importante portare avanti quanto fatto in questi ultimi 7 anni attraverso un'evoluzione, più che una rivoluzione, e tutti sembrano ormai in fervente attesa di scoprire di cosa si tratti.