Come vi abbiamo già segnalato, Electronic Arts sta per essere acquisita da vari fondi di investimento e sta quindi per non essere più una compagnia pubblica quotata in borsa. Ovviamente chi investe i soldi vuole vedere un ritorno e - secondo un report del Financial Times - il modo per farlo è tagliare i costi operativi di EA.
Come? Con l'IA ovviamente.
IA e EA, cosa può andare storto?
Secondo il Financial Times, l'uso dell'intelligenza artificiale sarà un modo per "potenziare i profitti negli anni a venire". Questo dovrebbe permettere ai nuovi proprietari di "gestire un grosso debito su una compagnia che storicamente ha avuto un debito netto limitato".
Ricordiamo che l'acquisizione di EA per 55 miliardi è capitanata da Silver Lake (fondo di investimenti USA), il PIF (fondo di investimento pubblico dell'Arabia Saudita) e dalla compagnia di investimento Affinity Partners, di proprietà dal genero di Donald Trump, Jared Kushner.
L'accordo attuale è per 210 dollari per azione, con un +25% rispetto al prezzo delle azioni di EA. Ovviamente l'operazione non è ancora chiusa e dovrà passare attraverso gli enti regolatori.
Per quanto riguarda l'uso dell'IA (un modo per essere più "creativi" per Blizzard), il rischio più probabile è un giro di vite tra gli impiegati, con molti ruoli pronti a saltare per limitare i costi e sostituire certi compiti con l'intelligenza artificiale. Ovviamente ci sarà da vedere quanto ampia sarà la cosa e quale impatto avrà il tutto sulla qualità dei videogiochi.