Possiamo aspettarci un futuro in cui i film saranno girati con livelli sempre più elevati di automazione?
È una domanda più che lecita, ora che OpenAI ha deciso di aprirsi alla possibilità di rivoluzionare l'industria cinematografica presentando il suo sistema di generazione automatica di video, noto come "Sora", agli influenti registi e studi cinematografici di Hollywood.
La compagnia sta coinvolgendo attivamente le figure chiave e ha già incontrato diversi stakeholder per favorire l'adozione del suo progetto di intelligenza artificiale nelle pellicole del domani.
Le prospettive innovative di questo strumento sono già state riconosciute da esperti del settore, coesistenti alle naturali perplessità e dubbi riguardanti la sostituzione dei lavoratori umani con modelli AI, suscitando preoccupazioni in relazione a un cambiamento di paradigma nell'approccio alla produzione cinematografica.
Sogni a forma di IA
Sora è un modello di intelligenza artificiale generativa text-to-video, ovvero specializzato nella generazione di video a partire dal testo.
Sfruttando le avanzate capacità di altri modelli di intelligenza artificiale, genera narrativa visivamente coinvolgente da semplici prompt scritti.
Il modello ha già suscitato grande clamore grazie a video demo che stupiscono per la loro ricchezza di dettagli.
OpenAI sta attivamente presentando le potenzialità di Sora a registi e studi cinematografici, tuttavia, intende seguire una strategia graduale per introdurre le sue tecnologie, assicurando una transizione senza intoppi e coinvolgendo gli artisti e i creativi nel processo.
Spostandosi su un terreno dove è forte il rischio di venire considerati una minaccia, l'intento è di dimostrare come Sora possa integrarsi positivamente nei processi di produzione cinematografica.
Nonostante alcuni registi possano ancora preferire gli effetti speciali tradizionali, è probabile che l'uso dell'intelligenza artificiale diventi sempre più diffuso nell'industria cinematografica nel corso del tempo.
L'adozione di tecnologie come Sora potrebbe potenzialmente migliorare l'efficienza e ridurre i costi di produzione, soprattutto nelle fasi di creazione visive complesse o scene difficili da realizzare.
Un mare di perplessità
Dai produttori cinematografici agli attori, si registra un timore che questa tecnologia possa mettere a repentaglio le opportunità di lavoro.
In aggiunta alle tensioni legate agli scioperi, le preoccupazioni riguardanti le questioni economiche e lo streaming, si è aggiunta di recente anche l'ansia per la possibile sostituzione degli artisti umani con l'intelligenza artificiale.
Mentre alcuni registi hanno abbracciato le potenzialità di Sora, altri hanno espresso forte opposizione.
Hayao Miyazaki dello Studio Ghibli, ha manifestato disgusto verso l'utilizzo di Sora, mentre Dakota Johnson lo ha definito un insulto al pubblico.
Curioso il caso di Tyler Perry, celebre icona di Hollywood, che stava realizzando il suo studio cinematografico quando è rimasto sorpreso dalle capacità della tecnologia. A causa delle preoccupazioni in merito, ha ammesso di aver rallentato i lavori di costruzione del suo studio.
Spinose anche le questioni etiche e pratiche riguardanti l'uso di Sora, oltre a quelle sulla gestione dei diritti d'autore del materiale utilizzato dal sistema.
OpenAI deve ancora chiarire molti aspetti su questo fronte.
Nonostante la lunga lista di incertezze, l'annuncio di una disponibilità di Sora sul mercato potrebbe essere distante solo pochi mesi.