Thomas Mahler, creative director presso Moon Studios e designer della serie Ori, si è scusato dopo aver pubblicamente insultato gli sviluppatori di Cyberpunk 2077, No Man's Sky e Peter Molyneux (Fable, Godus). Li aveva definiti "venditori di olio di serpente". Ora, però, afferma di aver sbagliato e di non essere stato rispettoso.
Dovete infatti sapere che Mahler ha pubblicato un lungo post su ResetEra nel quale ha definito Peter Molyneyx "il maestro del 'invece di dirti di cosa sia il mio prodotto, permettimi di partire per la tangente con quello che penso potrebbe essere e farti eccitare'." Ha affermato che Molyneux è stato un pioniere del marketing ingannevole dell'industria videoludica. Ha poi citato per nome anche Sean Murray e lo ha accusato di aver imparato direttamente dallo stile di Molyneux.
Secondo il director di Ori, Murray (No Man's Sky) "ha adorato essere al centro dell'attenzione. Anche giorni prima dell'uscita di No Man's Sky, ha pubblicizzato un multigiocatore che nemmeno esisteva e si è divertito a far credere che il gioco fosse Minecraft nello spazio, dove potevi fare qualsiasi cosa: un tema classico dei venditori di olio di serpente videoludici, visto che dopotutto in questo modo attrai ogni persona." Mahler ha poi criticato anche Geoff Keighley che "ricompensa" questi comportamenti. Mahler ha accusato anche CD Projekt RED di aver ingannato i fan di Cyberpunk 2077.
In un successivo post su Twitter, però, Mahler ha affermato di aver sbagliato, soprattutto a fare nomi, e di aver usato un tono troppo aggressivo. Ha affermato di essere stato irrispettoso e che, dopotutto, ogni persona coinvolta nel suo discorso è mossa dalla sua stessa passione. Promette infine di essere più attento in futuro e di aver imparato dall'errore.
La situazione di Cyberpunk 2077 rimane comunque critica: perlomeno la patch 1.12 disponibile su PC aggiusta i problemi di sicurezza.