Outcast: A New Beginning è il seguito dell'originale Outcast (tornato anche con una versione remasterd). Questa nuova avventura guarda ovviamente all'originale, ma si ispira anche a un altro grande gioco degli ultimi anni: The Legend of Zelda: Breath of the Wild.
Ricordiamo che sono passati 25 anni dall'uscita del primo capitolo e che Outcast: A New Beginning sarà disponibile dal 15 marzo su PC, PS5 e Xbox Series X|S. Una demo è disponibile su Steam al momento della scrittura.
Le parole del team di Outcast: A New Beginning
"Quando abbiamo immaginato il gioco, abbiamo deciso che un punto chiave sarebbe stato quello di renderlo completamente non lineare", spiega il direttore del gioco Pablo Coma nel video che potete vedere qui sopra. "Dopo un breve tutorial, si può andare letteralmente ovunque nel mondo", il che significa che si possono aiutare le popolazioni autoctone in qualsiasi ordine si desideri, poiché il gioco non "blocca le località remote dietro un sistema di esperienza".
Coma continua dicendo che il primo Outcast è stato ovviamente la "principale fonte di ispirazione" per il team, ma anche la prima vera incursione di Nintendo nel genere ha fornito molti spunti di riflessione. "Breath of the Wild era un gioco fantastico che utilizzava gli stessi principi di progettazione", continua Coma. "Cerchiamo di mantenere la stessa sensazione di libertà, ma di dare al giocatore strumenti diversi per sfruttarla".
Uno di questi strumenti è la tuta planante che, a differenza di quanto accade in Breath of the Wild, va molto veloce e non consuma energia. "Quindi, se si parte dalla cima di una montagna, si può planare per un tempo molto, molto lungo". Altri strumenti di attraversamento includono un mini-jetpack che permette di sfrecciare su grandi specchi d'acqua e una tuta che apparentemente permette di librarsi leggermente sul terreno.
"Abbiamo un grande mondo di 64 chilometri quadrati e crediamo che scoprire ogni suo angolo sia una parte importante del divertimento del gioco", continua Coma. "Speriamo che la possibilità di muoversi velocemente invogli i giocatori a spingere l'esplorazione delle aree non ancora scoperte".