246

Lockdown: perché un secondo, eventuale blocco ci spaventa un po' meno

Le ultime notizie hanno paventato la possibilità di un nuovo lockdown: nella speranza che non si arrivi a questo punto, vi diciamo perché ci spaventa un po' meno.

NOTIZIA di Luca Forte   —   15/10/2020

Sembra ridicolo, ma la notizia del rinvio di Digimon al 2021 ci ha fatto nuovamente pensare al fatto che l'emergenza sanitaria mondiale non è ancora superata. Le notizie di cronaca degli ultimi giorni, infatti, hanno riportato in superficie una paura tenuta sommersa negli ultimi mesi: ovvero la possibilità di vivere un secondo lockdown. La Francia sta già iniziando a mettere delle limitazioni ai movimenti la sera, in Spagna i numeri sono alle stelle, in UK i pub vengono chiusi, negli USA la situazione sembra sempre fuori controlli e anche in Italia la situazione si sta facendo di nuovo preoccupante. Con le scuole che non si possono fermare, per garantire un futuro ai più giovani, ma soprattutto per consentire ai genitori di lavorare da casa, le prospettive non sono delle migliori. Per fortuna, però, ci sono almeno due motivi che ci fanno essere meno spaventati. Ovviamente parlando semplicemente dal punto di vista di un videogiocatore e non volendo entrare in discorsi che richiedono ben altra preparazione medico e scientifica.

Immaginando che la prospettiva peggiore si avveri, ovvero che ci sarà una nuova quarantena, la domanda è sempre la stessa: come questa inciderà sull'industria dei videogiochi? Dal nostro punto di vista ci sono due i fattori che potrebbero rendere la situazione meno drammatica che in passato.

Il primo è che le nuove console sono state annunciate, sono già state prodotte in milioni di unità e stanno per arrivare sul mercato. Questo dovrebbe consentire di avere meno incertezze sul futuro dei giochi: con PS5 e Xbox Series X|S sul mercato non si rischia più di vivere in quella sorta di "terra di nessuno" nella quale non sono più previsti giochi per la vecchia generazione, ma non possono arrivare nei negozi nemmeno quelli della nuova.

In altre parole il vuoto pneumatico che ha colpito il mercato da marzo fino ad oggi. Vuoto colmato parzialmente da Animal Crossing: New Horizons, The Last of Us 2 e Ghost of Tsushima, ma che ha costretto i vari Cyberpunk 2077, Dying Light 2, Halo Infinite e molti altri a rinviare di diversi mesi il loro lancio.

Con le console che pian piano saranno distribuite a tutti coloro che le compreranno, emergerà il secondo fattore: ci siamo già passati, sappiamo come andrà e soprattutto molte aziende sono già attrezzate per trasferire online i loro affari.

Pensate ai primi giorni di marzo 2020: fare la spesa online era impossibile, Amazon aveva posticipato le consegne e persino GameStopZing non era attrezzato al meglio per gestire le prenotazioni e la vendita online.

Ora tutto questo è superato, sia i grandi colossi che molti piccoli imprenditori si sono organizzati per vendere da remoto. In più gli studi di sviluppo, se non sono gestiti da dei folli, hanno già organizzato una rete per consentire ai lavoratori di gestire il loro flusso di lavoro anche da casa. Non la situazione ottimale, lo abbiamo visto tutti, ma in questi mesi abbiamo visto come in tanti sono riusciti a rispettare le tempistiche senza grossi problemi, come Ubisoft, o a mutare in modo da avere una comunicazione il più efficace possibile.

Sony e Microsoft, per esempio, hanno cambiato molto il modo di parlare al proprio pubblico e hanno deciso di provare a smettere di inseguire metodi di presentazione più tradizionali, come per esempio le disastrose conferenze dei mesi scorsi, e di passare attraverso comunicazioni scritte decisamente meno spettacolari, ma drammaticamente più efficaci.

CD Projekt Red sta seguendo una strada simile con Cyberpunk 2077 e anche Nintendo sembra pubblicare Direct con un po' più di continuità rispetto al passato.

Nella speranza, ovviamente, che tutto vada bene sia dal punto lavorativo che da quello della salute e che si tratti solo di una precauzione presa per non rischiare nulla, un secondo eventuale lockdown, limitatamente al nostro hobby preferito, non ci spaventa più di tanto: sappiamo cosa comporta e quali sono i compromessi che bisogna accettare, ma siamo pronti.

Anzi, con Cyberpunk 2077, Assassin's Creed Valhalla, Demon's Souls, Halo Infinite e Ratchet & Clank: Rift Apart alle porte, potrebbe essere meno difficile da sopportare.

Voi vi state preparando? E se si come lo state facendo?