Il motion sickness percepito da molti giocatori durante le sessioni di gioco in VR è una delle problematiche su cui stanno lavorando i principali attori del settore, inclusa Sony con PlayStation VR.
A quanto pare la casa giapponese ha sviluppato una soluzione per contrastare le suddette criticità, attraverso una nuova tecnologia attualmente in fase di sperimentazione, che potrebbe essere introdotta in una versione futura di PlayStation VR.
Un documento, comparso in rete la scorsa settimana, indica che nel 2017 Sony ha depositato un brevetto volto a prevenire il cosiddetto simulation sickness.
Questo nuovo sistema prevede l'impiego di una fotocamera per tracciare gli occhi del fruitore, unita a sensori di pressione, di rilevamento dell'umidità e altri strumenti con cui monitorare in tempo reale le condizioni dell'utente durante lo svolgimento delle partita. Quando verrà percepito un calo del benessere, l'esperienza si adatterà in modo tale da impedire che il giocatore inizi a sentirsi male.
Qui di seguito l'immagine che riassume le principali caratteristiche della nuova tecnologia. Logicamente la registrazione del brevetto non implica che questa tecnica venga necessariamente implementata e resa disponibile nei futuri prodotti consumer di Sony. Il mese scorso il fondatore di Oculus VR, Palmer Luckey, ha dichiarato di aver ideato una soluzione al problema del motion sickness, e che i dettagli saranno resi pubblici nei prossimi mesi.