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Pokémon Spada e Scudo: Terre Innevate della Corona, Peony è già un'icona gay

Pokémon Spada e Scudo: Terre Innevate della Corona ha un personaggio nuovo chiamato Peony, che a quanto pare è già un'icona gay nei social, in base a un piccolo indizio.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   27/10/2020

Pokémon Spada e Scudo: Terre Innevate della Corona ha introdotto alcuni nuovi personaggi rispetto al cast originale e uno di questi, Peony, ha catturato particolarmente l'attenzione facendolo diventare quasi istantaneamente un'icona gay.

Peony è un personaggio non giocabile introdotto nella seconda parte del pass di espansione di Pokémon Spada e Scudo, ovvero Le terre innevate della corona, ed è anche il fratello minore di Rose, anche se non sembra ci sia un collegamento particolarmente stretto fra i due. Si tratta un po' di un ribelle, anche per reazione al fatto di essere sempre stato paragonato (in negativo) al fratello di grande successo.

Scappa di casa e diventa così Capopalestra specializzato nei Pokémon di tipo Acciaio, diventa Campione e poi abbandona la Lega Pokémon di Galar per esplorare la Landa Corona, dove viene trovato dai giocatori all'interno della nuova espansione. Peony ha una figlia chiamata Nia a cui è molto legato e che cerca di portarsi sempre dietro nelle proprie avventure, scatenando anche situazioni alquanto turbolente e comiche.

Non è ben chiaro cosa colleghi il personaggio al mondo LGBTQ+, ma a quanto pare per molti utenti la connessione sembra palese. L'unico indizio, in questo senso, può derivare dalla sua rara carta di Lega, nella cui descrizione compare un passaggio curioso: "Ha molti fan, specialmente fra gli uomini", si legge nella descrizione ufficiale.


A quanto pare, tanto basta per farlo diventare una sorta di idolo queer nel mondo reale. Questo è il fatto anche di essere un personaggio dotato di indubbio fascino, cosa che sicuramente aiuta. Probabilmente non sapremo mai l'orientamento sessuale di Peony, conoscendo Nintendo e il modo in cui viene trattato il brand Pokémon, ma intanto sui social il fenomeno è ormai partito, come dimostrano anche i tweet riportati qui sotto.