Dana White, John Elkann e Charlie Songhurst sono entrati nel consiglio di amministrazione di Meta: ad annunciarlo è stato Mark Zuckerberg, che con un post su Facebook ha dato il benvenuto a queste tre rinomate figure.
"Sono entusiasta di inaugurare l'anno nuovo con alcune notizie su cui stavamo lavorando da tempo: Dana White, John Elkann e Charlie Songhurst entrano a far parte del consiglio di amministrazione di Meta", ha scritto Zuckerberg.
"Abbiamo enormi opportunità davanti a noi nel campo dell'intelligenza artificiale, degli indossabili e del futuro dei social media, e il consiglio di amministrazione ci aiuterà a realizzare la nostra visione."
"Dana è il presidente e amministratore delegato di UFC, che ha trasformato in una delle aziende sportive più preziose, in più rapida crescita e più popolari al mondo. Lo ammiro come imprenditore e per la sua capacità di costruire un marchio così amato."
"John è amministratore delegato di Exor e presidente di due società automobilistiche di Exor, Stellantis e Ferrari. Ha una profonda esperienza nella gestione di grandi aziende globali e apporta una prospettiva internazionale al nostro consiglio di amministrazione."
"Charlie è un investitore tecnologico che in precedenza ha guidato team strategici in Microsoft. L'anno scorso è entrato a far parte del Meta Advisory Group per fornire consulenza sulle nostre roadmap tecnologiche e di intelligenza artificiale, e sono entusiasta di aggiungerlo ora al nostro consiglio."
"Non vedo l'ora di lavorare con Dana, Charlie e John. Il 2025 sarà un anno importante per Meta e sono entusiasta di averli a bordo!"
Nuove sfide per Meta
Di recente al centro delle polemiche per aver deciso che i bot creati con la sua IA potranno avere un profilo su Facebook, Meta si appresta ad affrontare un anno davvero importante e non c'è dubbio che l'arrivo di persone come White, Elkann e Songhurst potrà imprimere slancio all'azienda.
Fra le sfide da affrontare anche quella lanciata dall'Europa, che alcune settimane fa ha comminato a Facebook una multa da 800 milioni per abuso di posizione dominante: vedremo come andrà a finire.