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PS5 e Xbox Series X: Microsoft e Sony stanno giocando alla lepre e alla tartaruga?

Con PS5 e Xbox Series X Microsoft e Sony stanno giocando alla lepre e alla tartaruga o il colosso di Redmond ha effettivamente accorciato le distanza su quello giapponese?

NOTIZIA di Luca Forte   —   19/03/2020

Con PS5 e Xbox Series X Microsoft e Sony stanno giocando alla lepre e alla tartaruga o il colosso di Redmond in queste settimane ha effettivamente accorciato le distanza su quello giapponese?

La presentazione di ieri di Mark Cerny ha sollevato un vero e proprio polverone. Nonostante le similitudini con l'analoga presentazione di PlayStation 4 siano molte, in tanti sono rimasti scottati dall'approccio flemmatico e iper-tecnico del capo progettista di PlayStation. Sarà che Microsoft sta lavorando molto meglio sotto il profilo della comunicazione rispetto a quanto fatto nell'era Don Mattrick, sarà che siamo tutti a casa e abbiamo una voglia pazza di novità, ma quella di ieri è stata una vera e propria doccia fredda per tutti gli appassionati.

E se i fanboy irriducibili ancora si stanno perdendo dietro a teraFLOPS, bus di banda e SSD, a tutti gli altri pesa il fatto che non si sia parlato di giochi. O meglio, uno ce ne è stato: Dead Space. Perché è vero che sulla carta PS5 sembra meno potente di Xbox Series X, ma sappiamo tutti cosa ce ne facciamo della carta, soprattutto in un periodo come questo dove le scorte di quel bene primario stanno finendo in molti paesi.

La storia dei videogiochi è piena di console che hanno venduto tantissimo pur partendo svantaggiate tecnicamente. Un po' di esempi sparsi? Nintendo Switch, PS2 e Gameboy. Inoltre è possibile che Sony, che ormai da diversi anni non sta più sbagliando (o quasi) una mossa a livello comunicativo e marketing si sia improvvisamente bevuta il cervello?

Dal punto di vista hardware, Pierpaolo Greco sostiene che il colosso giapponese stia cercando un approccio tecnico molto interessante, diverso, in grado da una parte di far contenti gli sviluppatori creando una macchina semplice da utilizzare e priva di colli di bottiglia, ma dall'altra le soluzioni adottate dovrebbero far sì che il prezzo si mantenga basso.

Aggiungiamo un altro elemento: Sony non ha bisogno di affrettare le cose, anzi, potrebbe essere per i suoi affari piuttosto deleterio. Mentre Microsoft sta lavorando già a pieno ritmo per la nuova generazione (nonostante i giochi usciranno anche su Xbox One) Sony ha ancora da vendere milioni di copie di The Last of Us: Parte 2, Ghost of Tsushima e Final Fantasy VII Remake. Tre potenziali capolavori, tre giochi in grado di rimpinguare le casse del colosso giapponese, potendo contare su di una base installata enorme come quella di PS4. Perché rischiare che le persone non comprino questi giochi al day one per attendere di giocare la versione potenziata per PS5 (magari comprata a prezzo di saldo)?

Sony in questo momento ha troppo da perdere a dichiarare chiusa la generazione PS4, soprattutto considerando che, a quanto sembra, il passaggio tra la quarta e la quinta generazione di PlayStation non sarà graduale come si pensava. Al momento Cerny ha detto che solo una parte dei giochi PS4 gira bene su PS5. Un numero destinato ad aumentare, certo, ma non sembra essere una cosa strutturale.

Inoltre ha la consapevolezza che il suo pubblico in questo momento è vasto e fidelizzato: ieri erano in più di 600mila a vedere la (noiosissima) diretta, più di 15k sul canale Twitch di Multiplayer.it, e il solo logo è diventata l'immagine gaming più di successo di Instagram. Sony SA che quando mostrerà qualcosa di grosso questo farà venire giù internet. Ha i giochi per farlo, gli studi per farlo e l'esperienza per farlo. Quando deciderà che per noi sarà giunto il momento di mettere via i soldi per la next-gen ce ne renderemo conto.

Microsoft, di contro, sta giocando fino a questo momento la partita perfetta. Phil Spencer sta trovando i modi e i tempi giusti per allestire quella che, al momento, sembra una macchina eccezionale. Ma la partita perfetta è l'unica possibilità che ha se vuole sperare di colmare parte del gap che separa in questo momento le due aziende. Quindi deve correre e correre in avanti, continuare a bombardarci con informazioni strabilianti, feature avveniristiche e (si spera) allettarci con un prezzo accattivante. Perché sa che quando Sony partirà lo farà comunque col vento in poppa di oltre 100 milioni di console vendute in questi anni e di un pubblico che difficilmente vorrà abbandonare Kratos, Ellie e Peter Parker.