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RAGE 2 punta al divertimento ma vuole anche raccontare delle storie

Magnus Nedfors, director di RAGE 2, ha ammesso senza problemi che non è certamente la trama il punto focale del progetto, ma che gli autori proveranno a raccontare delle storie.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   28/04/2019

RAGE 2 punterà tutto sul divertimento, ma gli autori proveranno anche a raccontare delle storie: lo ha rivelato il director, Magnus Nedfors, nel corso di un'intervista.

"Molti team di sviluppo stanno migliorando costantemente nella creazione di open world. Lavoro presso Avalanche Studios dai tempi del primo Just Cause e sinceramente non credo di sapere tutto su questo tipo di prodotti. Credo tuttavia che la chiave sia la libertà di avere scelte infinite."

Nel parlare del rapporto con id Software e Bethesda, Nedfors ha detto: "Non sono venuti da noi a dirci 'pensiamo dobbiate sviluppare RAGE 2 in questa maniera'. No, ci è stata data la possibilità di usare la nostra creatività e presentare una visione che avevamo fin dal principio, in pratica prima che ci fornissero qualsiasi materiale."

"Non starò qui a dirvi che dovete giocare con RAGE 2 per via della sua trama profonda, alla fine dei conti è pur sempre un action game", ha aggiunto Nedfors. "Tuttavia stiamo provando a raccontare delle piccole storie, sia attraverso l'interazione con i PNG che tramite l'ambientazione. Si tratta di un aspetto che vogliamo enfatizzare quanto più possibile."

"Ci sono tanti giochi che sono prima di tutto delle belle storie e solo in secondo luogo dei begli open world, ma credo che l'errore comune sia quello di raccontare una trama lineare. In quel caso stai commettendo un errore, avendo fornito tutta quella libertà all'utente. Penso che l'industria videoludica debba ancora trovare il perfetto punto d'incontro per lo storytelling abbinato agli open world."