In questi anni la crescita di Rainbow Six Siege è stata esponenziale per contenuti, dimensioni della base utenti ed espansione nel settore Esport. Per aggiungere un ulteriore tassello, Ubisoft sta valutando di introdurre ulteriori contenuti PvE all'interno del gioco.
Come saprete, di recente gli sviluppatori hanno proposto la modalità denominata Outbreak, in cui bisognava guidare una squadra formata da tre Operatori durante una misteriosa invasione di pericolose creature del tutto simili agli zombie ma molto veloci.
"Ci siamo divertiti molto con Outbreak. È un modo per introdurre qualcosa slegato dagli operatori o da specifiche mappe, che dia freschezza", ha commentato Ubisoft a GameRant. "Stiamo ancora pensando a modi per ripetere questo approccio nelle future stagioni, di sicuro".
Ubisoft attualmente si trova nel terzo anno di contenuti post lancio, con Operation Grim Sky in arrivo nelle prossime settimane. Dopodiché rimane solo un'altra stagione di contenuti per il 2018, che introdurrà due operatori marocchini e una nuova mappa. Questo significa che eventuali contenuti PvE arriveranno a partire dal quarto anno in avanti.
Nel nostro provato di Rainbow Six Siege - Grim Sky, Umberto Moioli ha scritto: "Con Grim Sky, Rainbow Six Siege raggiungerà un duplice obiettivo: continuare ad espandere l'offerta contenutistica, e raggiungere un livello di maturità tale per cui inizia ad aver senso tornare su mappe del passato per aggiornarle e mantenerle al passo con i tempi. Ce n'è abbastanza, insomma, per aspettarne l'arrivo sui test server la settimana ventura e poi su quelli regolari ai primi di settembre.
Tom Clancy's Rainbow Six Siege è disponibile per PC, PS4 e Xbox One.