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Redfall riaccende il dibattito sull'always online: è davvero ancora un problema nel 2023?

Redfall ha riacceso i dibatti sull'always online: è davvero necessario per i giochi con una componente singleplayer? E se sì: è un problema nel 2023?

Redfall riaccende il dibattito sull'always online: è davvero ancora un problema nel 2023?
NOTIZIA di Stefano Paglia   —   01/02/2023

Redfall richiederà una connessione sempre attiva per giocare anche qualora si decidesse di evitare del tutto il multigiocatore e godersi il titolo di Arkane come un gioco singleplayer. Una decisione che, come altri casi in passato, ha acceso le discussioni all'interno della community, chi è infastidito dall'always online e chi invece non lo è, dato che al giorno d'oggi rimanere connessi alla rete 24 ore su 24 è la normalità.

Facciamo un breve riepilogo per chi si fosse perso le ultime novità di Redfall: le FAQ presenti nel sito ufficiale affermano che "una connessione online costante è richiesta per il single player e per il multiplayer cooperativo". Purtroppo non sono stati dati chiarimenti sui motivi dietro a questa decisione. Possiamo solo supporre che Arkane abbia progettato Redfall come un gioco dotato di una co-op drop-in/drop-out piuttosto fluida, ovvero che permetta di passare dal singleplayer al multiplayer senza soluzione di continuità con giocatori esterni che potranno unirsi o abbandonare la nostra partita in qualsiasi momento.

Solo questo tuttavia non basterebbe a giustificare l'always online. Ad esempio anche i Dark Souls ed Elden Ring permettono di passare da singleplayer a multiplayer cooperativo e PvP in qualsiasi momento, ma includono anche un'opzione per giocare completamente offline, senza quindi obbligare l'utente a rimanere connesso costantemente a Internet.

Insomma, o Redfall ha in ballo qualche altra meccanica ancora non presentata ufficialmente che necessita di una connessione costante a Internet, oppure siamo di fronte a una decisione che inevitabilmente farà discutere, anzi lo sta già facendo, anche sulle nostre pagine.

Redfall non è il primo gioco che fa discutere per l'always online e probabilmente non sarà neppure l'ultimo
Redfall non è il primo gioco che fa discutere per l'always online e probabilmente non sarà neppure l'ultimo

C'è chi fa notare che non siamo più all'inizio del nuovo millennio quando Internet era ancora in piena diffusione ed evoluzione: nel 2023 ormai avere accesso a Internet sia a casa che in mobilità e in qualsiasi momento è diventata la normalità per la maggior parte delle persone. Chi si lamenta dell'always online, insomma, sarebbe solo quella piccolissima percentuale di giocatori che vivono in zone rurali o di chi ne vuole fare semplicemente una questione di principio o, peggio, come pretesto per fare della becera "console war".

D'altro canto tra chi critica l'always online di Redfall, così come quello di Gran Turismo 7 e Diablo 4 (giusto per citare altri casi relativamente recenti), ricorda che prima o poi anche i server di Redfall chiuderanno i battenti e che a quel punto non si potrà fruire in alcun modo del gioco, nonostante sia stato pensato per essere affrontato completamente in singleplayer. Insomma, un'opzione offline dovrebbe essere la norma in questi casi anche in ottica di preservazione. C'è poi chi ricorda che gli imprevisti possono sempre capitare: in caso dei problemi dei server o Xbox Live, manutenzioni programmate o cause personali (traslochi, disservizi del proprio gestore e così via) sarebbe impossibile accedere a qualcosa per cui si è pagato. E voi da che parte state? Parliamone.

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.