Il sindacato Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) ha messo fine allo sciopero degli attori in USA, durato 118 giorni, dopo aver raggiunto un accordo con gli studi hollywoodiani che offre protezione della minaccia delle IA.
Nei prossimi giorni saranno divulgati i termini dell'accordo, che SAG-AFTRA valuta di più di un miliardo di dollari, con aumenti di compensi "superiori alla media", e che contiene "disposizioni senza precedenti per il consenso e la compensazione che proteggeranno i membri dalla minaccia dell'IA".
L'accordo in realtà non è ancora definitivo, ma quasi. Manca solo la revisione finale, con il grosso che è ormai fatto.
Una lunga battaglia
La battaglia tra gli attori e le major cinematografiche è durata quasi quattro mesi. Tra i nodi principali del contendere c'era l'uso estensivo delle intelligenze artificiali, in particolare alcune richieste considerate inaccettabile come la scansione degli attori che consentiva la creazione di modelli 3D degli stessi, utilizzabili senza il loro consenso e senza alcuna compensazione, anche in caso di morte.
La chiusura dello sciopero degli attori segue quella dello sciopero degli sceneggiatori, nata sempre per ottenere una tutela dall'utilizzo di intelligenze artificiali generative nel processo creativo.