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Sony: PlayStation Plus fermo a 47,4 milioni di utenti, 68 milioni i giochi venduti nel Q1

Sony riferisce che gli abbonati a PlayStation Plus sono rimasti sostanzialmente fermi, mentre sul fronte software c'è stato un lieve calo.

Sony: PlayStation Plus fermo a 47,4 milioni di utenti, 68 milioni i giochi venduti nel Q1
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   28/04/2023

Dai dati finanziari pubblicati oggi da Sony arrivano aggiornamenti anche per quanto riguarda PlayStation Plus, che risulta sostanzialmente fermo a 47,4 milioni di utenti, e le vendite software che hanno visto 68 milioni di giochi venduti nel primo trimestre del 2023, con un lieve calo rispetto all'anno precedente.

Oltre alle vendite di PS5, il dato relativo al servizio su abbonamento dimostra che Sony sembra aver raggiunto una sorta di limite massimo di espansione di PlayStation Plus, che fa segnare 47,3 milioni di utenti registrati esattamente come nel periodo corrispondente dell'anno precedente.

Questo conferma anche che la trasformazione di PS Plus attraverso la riorganizzazione in tre diversi tier non ha portato sostanziali cambiamenti alla situazione, con gli utenti che evidentemente non aumentano e si sono stabilizzati da praticamente un anno a questa parte. Si tratta di una tendenza che era stata già rilevata dai dati precedenti, che avevano mostrato anche un calo generale.

Per quanto riguarda gli utenti attivi mensili sull'intero PlayStation Network, questi sono 108 milioni secondo i dati raccolti nel trimestre in questione, con un incremento di 2 milioni rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda il software, sono invece 68 milioni i giochi venduti nel trimestre su PS4 e PS5, calati di 2,5 milioni rispetto ai 70,5 milioni rilevati nello stesso periodo dell'anno fiscale precedente.

I giochi first party sono stati 9,5 milioni, con un calo di 5 milioni di unità rispetto al dato dell'anno precedente (in cui erano stati 14,5 milioni). Da notare che, per il 70%, queste vendite riguardano i giochi in digitale, con un calo dell'1% rispetto al rapporto precedente ma confermando comunque la predominanza del digitale rispetto al supporto fisico.