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Sony PS4: 100 milioni di unità distribuite, ma la flessione dei risultati finanziari è fisiologica

Proprio mentre PS4 raggiunge l'agognato traguardo per quanto riguarda il numero di console distribuite, Sony ha rivisto le sue previsioni finanziarie relative all'anno fiscale in corso.

NOTIZIA di Davide Spotti   —   30/07/2019

Era solo questione di tempo ma adesso è ufficiale: a quasi sei anni dal lancio sul mercato, PS4 è arrivata a tagliare il traguardo dei 100 milioni di console distribuite. Gli ultimi dati forniti da Sony sono stati aggiornati al 30 giugno 2019, nell'ambito del resoconto finanziario relativo al primo trimestre dell'anno fiscale 2020. Come riportato dall'analista Daniel Ahmad, l'attuale console è stata in grado di raggiungere l'obiettivo più velocemente rispetto alle console che l'hanno preceduta, riuscendo a migliorare di un paio di mesi il record precedentemente fissato da PlayStation 2 e ottenendo risultati migliori anche rispetto a Nintendo Wii.

Ciò nonostante, il segmento Game & Network Services della casa giapponese ha registrato un calo del 14,6% delle vendite rispetto all'anno precedente, generando 457,5 miliardi di yen (pari a circa 3,77 miliardi di euro) nell'ultimo trimestre. Il reddito operativo è sceso del 9,6% su base annua a quota 73,8 miliardi di yen (circa 609 milioni di euro).

Sony 4

La flessione del segmento relativo ai videogiochi è stato attribuito in particolare all'impatto dei tassi di cambio, al calo delle vendite di titoli provenienti dalle terze parti e alla contestuale riduzione delle performance del catalogo first party. Dai dati emerge, prevedibilmente, che durante la finestra primaverile Days Gone non è riuscito ad avere lo stesso impatto che aveva avuto God of War nello stesso periodo dello scorso anno. Allo stesso tempo si è assistito a un incremento delle vendite hardware e dei servizi digitali come PlayStation Plus.

Come abbiamo già riportato in mattinata, le unità di PlayStation 4 distribuite nell'ultimo trimestre - da aprile a giugno - sono state pari a 3,2 milioni, dunque in linea con i risultati del 2018. Nell'arco di tre mesi sono stati venduti 42,9 milioni di giochi, rispetto ai 40,6 milioni totalizzati nello stesso periodo dell'anno precedente. Interessante anche il dato sulla ripartizione delle vendite, con il 53% del totale proveniente dal segmento digitale. Segno di una costante e progressivo allontanamento del pubblico dal settore retail.

I giochi venduti in tutto il mondo sono stati 973,6 milioni, mentre gli abbonati a PlayStation Plus sono 36,2 milioni, in lieve calo rispetto ai 36,4 milioni del trimestre precedente ma in chiaro miglioramento rispetto ai 33,9 milioni registrati anno su anno. Nel complesso le vendite e le entrate operative di Sony sono diminuite dell'1% a quota 1,93 trilioni di yen (pari a 15,7 miliardi di euro), frutto di una significativa riduzione delle performance nel settore Electronic Products & Solutions, compensato dall'incremento nei segmenti Imagine & Sensing Solutions e Music.

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Sony ha dunque provveduto ad adeguare le proprie previsioni per il proseguo dell'anno finanziario. Nel caso di PlayStation le aspettative di vendita sono state ridotte del 4,3% a 2,2 trilioni di yen, proprio a seguito del calo del 3% nelle vendite registrate durante il primo trimestre. L'obiettivo di unità di PS4 vendute è stato ritoccato al ribasso di un milione di unità, mentre sono state mantenute le previsioni per quanto riguardo l'utile operativo in calo del 10% a 280 miliardi di yen, a causa dell'aumento dei costi di ricerca e sviluppo relativi a PS5.

Stime al ribasso anche nel segmento che include smartphone e TV, dove Sony ha ridotto i suoi forecast annuali del 3,6% a 2,16 trilioni di yen. Inalterate le prospettive di profitto per l'intero anno, che parlano di un calo del 9,4% a 810 miliardi di yen. Come riporta Bloomberg, gli analisti si aspettano in media un profitto pari a 821,5 miliardi di yen. Sony prevede inoltre una naturale flessione anche delle vendite hardware e dei giochi third party con l'approssimarsi della fase conclusiva della generazione. La casa nipponica ha infatti ritoccato le sue stime per il prossimo anno a 111,8 milioni di unità raggiunte entro il 31 marzo 2020, rispetto ai 116 milioni previsti in precedenza.