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Sony rende la vita più difficile di Microsoft e Nintendo, dicono alcuni sviluppatori

Secondo alcuni sviluppatori, lavorare con Sony su PlayStation è molto più difficile che lavorare con Microsoft e Nintendo, che aiutano di più.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   01/07/2021

Secondo alcuni sviluppatori, lavorare con Sony sulla piattaforma PlayStation è più difficile di farlo con Microsoft e Nintendo alle loro piattaforme. Per loro, la multinazionale di PS5 offrirebbe molto meno supporto delle altre due.

John Walker di Kotaku ha raccolto i messaggi di alcuni sviluppatori per capire se lo sfogo di Iain Garner di Neon Doctrine fosse un caso isolato o meno e ha ottenuto commenti simili, di sviluppatori altrettanto frustrati dalla situazione.

Le testimonianze sono arrivate a Kotaku proprio dopo l'articolo dedicato a Garner e sono quasi tutte sullo stesso tono, nonostante non manchino coloro che ritengono il tutto un complotto ordito per distruggere Sony e PS5. Alcuni commenti sono stati particolarmente sprezzanti:

"Da una parte c'è Nintendo che ti supporta. Poi c'è Microsoft che ti supporta e infine c'è Sony che supporta la sua macchina AAA e se ne fotte di tutti gli altri."

Un publisher indipendente ha descritto la situazione con toni più pacati, ma altrettanto critici: "Sony non capisce cosa significa indie. Per niente. Per loro indie è qualcosa con un budget inferiore al milione."

Un altro publisher è stato altrettanto acceso: "Non esistono piattaforme perfette, ma Sony è particolarmente terribile. E loro lo sanno. Hanno problemi da tempo e confessano agli sviluppatori di averli, ma non hanno mai risolto nulla, quindi i problemi rimangono."

Il problema non sono i 25.000 dollari necessari per farsi mettere negli slot privilegiati, ma il fatto che questo sia l'unico sistema per avere visibilità. Senza soldi, i giochi spariscono, a differenza di quanto avviene nei negozi di Microsoft e Nintendo, dove comunque è possibile pagare per avere una maggiore visibilità.

Un altro publisher ha raccontato: "C'è gente che ci dice di aver visto i nostri giochi sulla dashboard di Xbox. L'interfaccia di Xbox sembra caotica, ma in realtà è davvero interessante che abbia così tanti posti e spazi per mettere in evidenza i giochi." Su Switch, invece, ci sono slot in cui si può apparire senza pagare, con i nuovi giochi e quelli in forte sconto che appaiono nella tab Discover.

Un altro publisher, che è voluto rimanere anonimo, ha svelato che il suo gioco ha venduto 20.000 copie su Xbox contro le 7.000 su PlayStation, con il DLC che ha venduto 2.000 unità su Xbox e solo 7 su PlayStation.

Stando agli sviluppatori il problema non è il marketing, perché altrimenti farebbero numeri peggiori sulle altre piattaforme, che hanno una base installata ridotta. La questione è la visibilità: sul PlayStation Store è difficile trovare i giochi e, soprattutto, essere messi in evidenza.

"Se il tuo negozio non ha un posto dove i giocatori possano trovare giochi nuovi o interessanti e devono usare la funzione search per trovarli, perché ti prendi il 30%?"

Altri sviluppatori hanno raccontato di aver fatto meno vendite su PlayStation rispetto alle altre piattaforme, nonostante l'enorme base installata. Matthew Wright di White Thorn Games ha pubblicato un grafico per mostrare le percentuali di vendite dei suoi giochi su tutte le piattaforme: il 60% su Nintendo Switch, il 30% su Xbox , il 7% su Steam e solo il 3% su PlayStation.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
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Lo stesso ha fatto Cristian Botea di Those Awesome Guys, che ha svelato percentuali diverse, ma sempre con PlayStation in coda: 91,5% di vendite su Steam, 7,6% su Nintendo Switch, 0,6% su Xbox e 0,3% su PlayStation.

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Ovviamente queste parole vanno prese per ciò che sono e non rappresentano l'esperienza di tutti gli sviluppatori con la piattaforma PlayStation. Comunque sia, trattandosi di operatori dell'industria vanno tenuti in considerazione per capire le loro difficoltà, sperando che i dissapori con Sony possano appianarsi.