Sony sta chiedendo il blocco della potenziale causa legale legata alla discriminazione di genere interna a PlayStation.
Lo scorso novembre, l'ex-analista della sicurezza di PlayStation IT - Emma Majo - ha affermato che Sony ha violato le leggi del lavoro pagando dipendenti donne meno di dipendenti uomini per lavori simili o identici. Inoltre, ha affermato che alle donne venivano negate promozioni.
Sony ha negato categoricamente le accuse e ha richiesto l'annullamento della causa. Sony afferma: "Nonostante la vasta portata della sua causa, [Majo] non riesce a dichiarare fatti a sostegno delle sue rivendicazioni individuali o delle rivendicazioni delle donne che cerca di rappresentare. Non riesce a identificare una singola politica, pratica o procedura di SIE che abbia presumibilmente costituito la base di una discriminazione intenzionale o che abbia avuto un impatto discriminatorio sulle donne."
Majo fa alcuni esempi specifici, nominando un manager che avrebbe ignorato delle richieste dello staff femminile ma avrebbe risposto a richieste identiche dello staff maschile. Majo ha detto di aver presentato una dichiarazione sul presunto pregiudizio di genere dell'azienda l'anno scorso, e subito dopo le è stato detto che era stata licenziata.
Non ci resta che attendere la decisione della corte.