Giunti a questo punto, con gli ultimi fuochi fatti scoppiare ieri notte da Square Enix e Capcom, in altri tempi ci sarebbero state le buone vecchie (e folli) discussioni su chi avrebbe "vinto l'E3", definizione piuttosto stupida ma molto chiara nel far capire a cosa ci si riferisca. In questo caso non abbiamo a che fare con un E3, ma è chiaro che nelle ultime due settimane abbiamo assistito a una sorta di "non-E3", per quantità, importanza degli annunci e anche concentrazione all'interno del classico periodo di inizio giugno. Non è ancora finita, perché qualche altro evento è probabilmente in arrivo nel corso dell'estate anche prima della Gamescom 2022 già confermata, ma la domanda possiamo comunque porcela lo stesso: quale publisher ha presentato i migliori titoli? Quale conferenza è rimasta più impressa in questa sfilacciata kermesse estiva?
Una cosa è certa: a fronte di una Summer Game Fest di Geoff Keighley che è stata considerata generalmente (anche alquanto a sproposito) un po' "sotto tono", di annunci ce ne sono stati comunque tanti e abbiamo anche assistito a un notevole apporto da parte di software house giapponesi, solitamente piuttosto distanti dall'E3 (o dal non-E3). Considerando nel gruppetto di eventi anche il redivivo State of Play di Sony PlayStation, la prospettiva si allarga a comprendere una quantità di giochi notevole, peraltro tutti piuttosto concentrati tra il 2022 e il 2023, a differenza di quanto accadeva spesso in passato. C'è mancata Nintendo, questo salta ovviamente all'occhio, ma sappiamo bene come la casa di Kyoto faccia ormai a modo suo e decida la sua comunicazione in maniera totalmente autonoma, dunque ormai la questione non stupisce più di tanto, ma per il resto la presenza dei principali attori sul mercato è stata consistente.
Lo State of Play di Sony PlayStation è tornato su ottimi livelli, anche se (come era stato annunciato) senza toccare le produzioni interne. Da lì sono però emerse informazioni sui nuovi Resident Evil e su Final Fantasy 16, mentre altre informazioni dai PlayStation Studios sono emerse alla Summer Game Fest tra The Last of Us: Parte 1 e il multiplayer The Last of Us 2.
Microsoft, da parte sua, ha messo in scena una conferenza di grande spessore con l'Xbox & Bethesda Games Showcase 2022, come d'altra parte ci si attendeva vista l'importanza che la compagnia assegna agli show annuali di giugno: il problema resta la quantità di titoli per il 2022 (al di là di perle piccole e grandi come Pentiment), ma quanto annunciato per il 2023 fa pensare a un anno straordinario, tra Starfield, Forza Motorsport, Redfall e altro che dovrebbe arrivare nel corso dei prossimi 12 mesi, ma tra il PC Gaming Show, la Summer Game Fest e il Devolver Direct sono stati veramente tanti i titoli anche di spessore minore a catturare l'attenzione.
Come colpi finali, nella nottata di ieri sono arrivati anche veri e proprio sogni realizzati come Dragon's Dogma 2 da parte di Capcom e le nuove parti Final Fantasy 7 Remake da parte di Square Enix, a completare un quadro veramente ricco per queste due settimane di eventi. Parlando di giochi singoli, sembra proprio che Starfield sia emerso con maggiore forza tra tutti gli eventi, e la quantità di titoli ed editoriali dedicati sulla stampa specializzata o meno (che siano stati positivi o meno, peraltro, considerando che alcuni aspetti del gioco sembra siano stati accolti con un certo scetticismo) ne è una conferma. Tuttavia, chi è più addentro alla passione videoludica avrà sicuramente notato altri giochi e altre tendenze emergenti con evidenza dalle varie presentazioni di questi giorni. Dunque chi ha "vinto" il "non-E3 2022"?