Un uomo è stato arrestato dalla polizia giapponese per aver inviato delle minacce di morte alla sede di Square Enix. Non è la prima volta che l'editore giapponese viene preso di mira da giocatori frustrati dai suoi titoli.
Il sospetto in questo caso si chiama Toshiyuki Kan, ha 39 anni e il motivo che l'avrebbe spinto allo sconsiderato gesto sarebbe Dragon Quest of the Stars, il solito free-to-play con casse premio o meccaniche gacha, per dirla alla giapponese, in cui avrebbe speso molti soldi senza ottenere i premi desiderati.
Kan avrebbe minacciato di andare a cercare il designer del gioco per ucciderlo. La minaccia sarebbe stata reiterata la bellezza di trentasette volte. L'uomo avrebbe poi confidato alla polizia che era semplicemente arrabbiato perché non riusciva a vincere.
Naturalmente spedire minacce di morte non è mai giusto, ma è interessante notare come l'integrazione di meccaniche da gioco d'azzardo nei videogiochi stia portando molti non solo a spendere cifre importanti per ottenere nulla, ma anche a reagire in modo abbastanza comune tra le persone che soffrono di ludopatie. Che la soluzione al problema sia eliminare dai videogiochi le meccaniche di monetizzazione più predatorie?