In Star Wars Jedi: Fallen Order, come si conviene a un gioco basato su un jedi (o un padawan), la spada laser ha un ruolo centrale nel gameplay, ma alcuni si sono chiesti per quale motivo con quest'arma micidiale non sia possibile amputare arti o parti del corpo dei nemici umani.
Vista la potenza della lama, la domanda ha senso e si può pensare che una motivazione particolarmente pressante fosse la volontà di stemperare la violenza ed evitare una classificazione 18+, tuttavia Aaron Contreras, narrative lead che ha lavorato a Star Wars Jedi: Fallen Order, ha dato un'altra spiegazione nel corso dell'intervista che abbiamo pubblicato proprio in questi minuti su Multiplayer.it.
Si tratta prima di tutto di una decisione di ordine creativo: dovendo seguire in maniera fedele le linee guida del brand, gli sviluppatori si sono attenuti a come i film trattino l'argomento: effettivamente, nonostante la potenza delle spade laser, le amputazioni tendono a emergere solo in momenti particolarmente significativi della storia, non sono ricorrenti con la frequenza che ci si potrebbe aspettare dall'uso intenso di un'arma del genere.
"Se vedi al passato, Lucas ha usato le amputazioni solitamente per personaggi non umanoidi o non senzienti", ha spiegato Contreras, illustrando perché le spade laser nel gioco non amputino generalmente i nemici umani (almeno non quanto può succedere con altre tipologie di nemici e droidi). "A meno che non si trattasse di un momento molto importante nella storia. Erano eventi particolarmente significativi quando si arrivava a quel livello. Quindi ci stiamo attenendo a quelle regole".
Potete scoprire molti altri segreti su Star Wars Jedi: Fallen Order leggendo la nuova intervista al narrative lead di Respawn che abbiamo pubblicato a questo indirizzo.